I corsi di laurea in economia sono i più vari, l’offerta formativa degli atenei sta incrementando anno dopo anno, in risposta alla maggior necessità di specializzazione da parte dei nuovi studenti universitari. Si è passati quindi dai classici corsi di economia aziendale e economia e commercio, a corsi sempre più specifici.
I corsi di laurea di economia sono una delle facoltà più frequentate, al pari della facoltà di giurisprudenza e medicina. Economia garantisce uno dei tassi di occupazione più alti, nonostante le difficoltà del mondo del lavoro italiano, in particolare per i giovani neo-laureati. Anche lo stipendio mediamente è più alto rispetto alla media degli stipendi dei neo-laureati. Di seguito verranno quindi analizzati quali sono i corsi di laurea più frequentati e quali sono gli sbocchi lavorativi di questi studenti universitari.
Quali sono i corsi di laurea più frequentati?
Uno dei corsi più frequentati è il corso di laurea in economia aziendale. Si tratta di un corso che si pone l’obiettivo di formare figure sia imprenditoriali che dirigenziali. Questo corso permette di ottenere solide competenze e conoscenze specialistiche nell’ambito sia della gestione aziendale che nozioni più generali concernenti conoscenze matematiche e relative al diritto.
Un altro dei corsi classici è quello di economia e commercio fornisce conoscenze ampie in ambito aziendale, giuridico e matematico-statistico. La preparazione quindi è multidisciplinare e permette una conoscenza trasversale degli argomenti.
Un terzo corso relativo all’economia è il corso di laurea in economia e finanza. A differenza dei 2 corsi elencati precedentemente, il corso di laurea appena menzionato ha una focalizzazione particolare nell’ambito della finanza. C’è un focus particolare relativo allo studio degli strumenti di analisi finanziaria.
Economia e management è un corso di laurea relativamente recente, che da un lato comprende gli aspetti più classici di un corso di economia provenienti da un corso di economia e commercio e dall’altro aspetti più relativi alla gestione aziendale, al marketing e alla comunicazione.
Corsi di laurea più recenti sono il corso di laurea in commercio estero e internazionalizzazione d’impresa. Come è possibile capire dal nome, il focus di questo corso di laurea riguarda la possibilità da un lato di acquisire conoscenze che permettono di internazionalizzare un’impresa rendendola competitiva anche nei mercati esteri e dall’altro avere la possibilità di essere un manager di imprese multinazionali.
Un corso generalmente di laurea magistrale è quello che si occupa di amministrazione e controllo delle imprese. Questo corso permette un duplice sbocco lavorativo, da un lato dà alcuni vantaggi in merito alla futura professione di commercialista e dall’altro permette di lavorare nella gestione e il controllo relativo alle finanze di un’impresa.
Altro corso specialistico si riferisce alla governance e amministrazione in organizzazioni pubbliche. Permette di acquisire competenze necessarie per lavorare all’interno della pubblica amministrazione, nella gestione dei beni pubblici e nella gestione di enti no-profit.
Recentemente sono sempre più diffusi corsi interdisciplinari che da un lato comprendono aspetti meramente economici e dall’altro aspetti relativi ad altre facoltà.
E quali sono invece gli sbocchi professionali?
Molti dei neolaureati o dei laureandi in economia si trovano di fronte ad un bivio. Scegliere un’azienda o lavorare in consulenza. Entrambe le soluzioni hanno dei vantaggi e degli svantaggi, di seguito elencati. Un’azienda generalmente permette di focalizzarti su un aspetto più specifico, mentre la consulenza permette di cambiare progetti più frequentemente e quindi avere una visione generale più vasta. I ritmi sono generalmente più alti in consulenza ma allo stesso tempo permettono di avere un cv maggiormente spendibile nel futuro. Rispetto ad un’azienda, la consulenza ha un tasso di rotazione dei dipendenti particolarmente elevato. Quindi se da un lato ha aspetti positivi, sicuramente ci sono anche degli aspetti negativi. Ovviamente il lavoro dipendente non è l’unica strada, si può infatti decidere di diventare un consulente e libero professionista e allo stesso tempo si può diventare un imprenditore.
Concretamente, quali sono quindi i lavori che vengono svolti da un laureato in economia? Premesso che la lista potrebbe essere infinita, di seguito verranno elencati i più comuni:
- Dottore commercialista e revisore contabile: il più classico dei lavori, ma allo stesso tempo professione relativamente recente, sostituita dalle aziende di consulenza. Ci sono maggiori opportunità quando si decide di avere un focus particolare su un determinato settore;
- Trader e analista finanziario: sbocco naturale dei laureati in economia e finanza;
- Account manager: si occupa di determinati progetti a lui assegnati;
- Brand manager: si occupa della pubblicizzazione di un prodotto in tutte le sue fasi, sbocco in particolare dei laureati in marketing;
- Impiegato in banca e nelle assicurazioni: non si tratta del classico sportellista ma le sue mansioni sono le più varie;
- E-commerce manager: professione in ascesa in concomitanza con l’ascesa del commercio digitale;
- Gestione risorse umane: si tratta di una figura necessaria in ogni azienda;
- Manager logistico: figura importante per ogni azienda che si occupa della spedizione della merce, si tratta di una figura che può lavorare sia direttamente in un’azienda di logistica che nella divisione aziendale relativa alla logistica di un’azienda.