TeleTrade: Le ripercussioni della pandemia sul settore immobiliare

di | Giugno 7, 2021

A partire dall’inizio dello scorso anno, la pandemia Covid-19 ha sicuramente impattato negativamente sull’economia italiana ma soprattutto il mercato immobiliare è stato colpito duramente dopo le chiusure prolungate per contenere l’epidemia. All’interno dello stesso settore immobiliare, l’impatto delle restrizioni ha avuto un effetto non univoco. Nello specifico, il settore alberghiero, la ristorazione e il compartimento artistico e di intrattenimento, hanno subito le limitazioni in misura maggiore e questo è evidenziato oggi dalla considerevole crescita del numero di immobili a uso commerciale in ‘saldo’, addirittura il 16% in più rispetto all’anno precedente. Per non parlare del calo del 51% dei flussi turistici che hanno causato la crisi di tutto il settore alberghiero portando ben 300 albergatori a mettere in vendita la propria attività, cioè il 22% in più rispetto all’anno precedente. Ovviamente le città più colpite sono quelle solitamente con un flusso turistico maggiore, quindi Milano, Roma, Venezia e Rimini. Firenze invece in questo elenco è l’unica città che ha retto bene il colpo, mantenendo invariate le percentuali rispetto all’anno precedente.

Dopo una prima analisi su cosa ha comportato le restrizioni dovute alla pandemia per il settore immobiliare, ora concentreremo la nostra attenzione sui prossimi cambiamenti che potrebbe subire l’intera filiera degli acquisti e vendite di immobili nei prossimi mesi post – Covid.

Secondo Giancarlo Della Pietà, Analista Finanziario di TeleTrade, partendo dall’assunto che negli ultimi anni, il mercato immobiliare ha avuto sempre un trend in crescita nonostante alcuni periodi di crisi pre – pandemia, questo perché la percentuale di coloro che hanno investito acquistando immobili con lo scopo di fittare a studenti o turisti, come case vacanze o Bed and Breakfast o a scopo commerciale, è sempre stata alta. Mentre invece c’è stato più titubante affittare a famiglie in quanto i proprietari di immobili temono la sospensione della locazione ed i conseguenti lunghi tempi di attesa per procedere a sfratti ed a volte procedendo anche in via giudiziale provocando notevoli spese legali. Mentre invece, gli affitti a turisti e a studenti comportano meno impegni da parte del proprietario oltre ad offrire guadagni molti più elevati rispetto al tradizionale contratto di fitto 3+2. Ovviamente, se facciamo un passo indietro, durante il periodo pandemico, queste tendenze si sono invertite, nel senso che molti turisti hanno cancellato le prenotazioni e gli studenti fuori sede sono ritornati a casa, ciò ha provocato la cancellazione di alcuni contratti stipulati precedentemente.

Le rilevazioni statistiche riferite agli ultimi mesi, in Italia le richieste sono aumentate per immobili con giardino o terrazzo o ampi balconi e che dispongono di spazi o vani isolati, adatti allo smartworking. Queste richieste particolari sono un chiaro segno che si ha timore di attraversare un nuovo lockdown è quindi tutti sono alla ricerca di spazi esterni per lo più vivibili.

Nei primi mesi del 2020, quando è iniziata la pandemia, in molti avevano tentato invano di vendere i propri immobili anche a prezzi inferiori rispetto a quelli di mercato, ma il mercato del mattone già attraversava un periodo difficile causato dal crollo del settore dovuto alla crisi finanziaria del 2008, la quale è dipesa proprio dai mutui subprime; a tal riguardo per far fronte alla mancanza di offerte molti proprietari hanno preferito sfruttare i propri immobili con nuove idee, ricorrendo anche alle nuove esigenze provate dalla pandemia. A tal punto sono stati creati:

  • Nuove aree open space per lavori d’ufficio in virtù dei turnover generato dalla pandemia;
  • Creazione di spazi in cui è possibile lavorare in smartworking, nei pressi di abitazioni o con servizi di babysitting per coloro che hanno necessità di seguire i figli;
  • Aree in cui gli studenti possono seguire le lezioni online.

Saranno più attraenti soluzioni immobiliari con spazi esterni in modo da poter rendere più piacevole le pause.

Utilizzando tali soluzioni, ogni proprietario potrebbe trovare la soluzione ottimale per sfruttare appieno le caratteristiche del proprio immobile, ed in questo modo sarà possibile muoversi nella giusta direzione per superare questo periodo particolare.

Infine, con le varie riaperture e la ripresa dei consumi, la view di noi analisti e degli investitori è sicuramente ottimista per i prossimi mesi di quest’anno, ovviamente ne beneficerà anche il settore immobiliare che, in termini percentuali, ha più strada da recuperare rispetto ad altri settori. Fermo restando, che durante la prossima stagione invernale si riesca a tenere sotto controllo i nuovi contagi e la curva epidemica.

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Analista di TeleTrade Giancarlo Della Pietà

Esperienza nel trading: dal 2006

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