Online è possibile vendere essenzialmente tramite 2 metodi: attraverso un marketplace o tramite un sito e-commerce. La maggior parte delle vendite viene effettuata attraverso i marketplace. In un marketplace si suddividono essenzialmente in 3 modalità di business: B2B, B2C e C2C. Con B2B ci si riferisce alle vendite che avvengono tra aziende, imprenditori e commercianti senza che il cliente finale sia coinvolto. Discorso diverso per la sigla B2C, in questo caso si tratta di un’azienda che vende un prodotto direttamente al consumatore finale. Il C2C invece fa riferimento al commercio tra privati, dove possono essere venduti sia oggetti nuovi che usati.
I marketplace si suddividono essenzialmente in 2 categorie: verticali e orizzontali. Con verticali ci si riferisce a dei marketplace che trattano una determinata categoria di prodotti, in questo caso generalmente è possibile acquistare dei prodotti che nei marketplace più generalisti difficilmente è possibile trovare. Al contrario, con marketplace orizzontali ci si riferisce a siti online che trattano un numero molteplice di prodotti, appartenenti a differenti categorie.
Alcuni dati sul commercio online in Italia
Il primo trimestre del 2021 ha rappresentato un autentico e proprio boom per il commercio elettronico in Italia. Rispetto al primo trimestre del 2020, è avvenuta una crescita del 78% in Italia, record europeo e quarto tasso di crescita al mondo. In crescita anche il traffico proveniente da mobile. Se la crescita del quarto trimestre 2020 è stata del 21%, nel 2021 la crescita è stata del 24%. In calo invece la crescita proveniente da pc, passato dal 40% del quarto trimestre 2020 al 20% del primo trimestre 2021.
Un altro aspetto da considerare riguarda il tasso di conversione, molto basso (1.1%) e vicino a paesi come Giappone e Spagna.
Questi numeri confermano un trend che è destinato a consolidarsi e crescere anche nei prossimi trimestri. La vendita multicanale è quindi un aspetto che sempre più sarà al centro di ogni strategia di business, tornare indietro non è più possibile.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi dei marketplace?
Il primo e principale vantaggio della vendita attraverso un marketplace è quelli di poter sfruttare gli utenti che navigano all’interno del marketplace alla ricerca di un determinato prodotto. I prodotti che si posizionano nelle prime posizioni permettono di essere venduti in modo costante, raggiungendo margini in alcuni casi particolarmente elevati. La difficoltà sta ovviamente nel raggiungere le prime posizioni. In alternativa è possibile posizionare i propri prodotti attraverso un sistema di sponsorizzazione all’interno del marketplace. In questo caso i costi inizialmente saranno considerevoli e non è detto che si riesca a raggiungere il punto di pareggio, ma allo stesso tempo un numero considerevole di vendite e recensioni positive permetterà di raggiungere le prime posizioni per vendere poi in maniera organica.
Un altro aspetto particolarmente importante della vendita sul marketplace riguarda la possibilità di utilizzare la tecnologia e le risorse messe a disposizione dalla piattaforma stessa, non è quindi necessario creare una piattaforma proprietaria. Anche gli investimenti relativi al marketing sono inferiori, considerato che si beneficia già del brand della piattaforma stessa.
E’ possibile beneficiare delle recensioni reali degli utenti, a differenza di un sito proprietario dove le recensioni possono essere non sempre veritiere.
I vantaggi sono molti altri, ad esempio l’affidabilità del sito, difficilmente replicabile a meno che a vendere non sia un brand famoso.
Tra gli svantaggi, innanzitutto bisogna considerare le commissioni che vengono trattenute dal marketplace, cosa che ovviamente non avviene per un sito proprietario. I margini quindi si riducono considerevolmente.
Un altro aspetto da considerare riguarda la concorrenza per uno stesso prodotto o un prodotto molto simile. Mentre quando l’utente decide di accedere in un determinato sito di e-commerce, si troverà davanti solamente a un determinato prodotto, nel caso di un marketplace la scelta è vasta e nella maggior parte dei casi la prima discriminante nella scelta di un prodotto è il prezzo.
Un limite dei marketplace è la mancata possibilità di realizzare una forte personalizzazione, al contrario di un e-commerce.
Quali sono i marketplace più utilizzati in Italia?
Il più famoso marketplace in Italia e nel mondo è Amazon, dove è possibile trovare praticamente qualsiasi prodotto. Questo marketplace ha alcune caratteristiche distintive: i prezzi sono particolarmente concorrenziali, le spedizioni sono veloci e tramite il servizio amazon prime sono gratuite, è ricca di prodotti e garantisce ai clienti un reso facile e immediato.
Un altro marketplace molto importante, anche se nel tempo ha perso la sua centralità, è eBay. Si tratta di un marketplace che permette sia di vendere i propri prodotti che realizzare delle vere e proprie aste. Qui è possibile acquistare prodotti che difficilmente possono essere trovati altrove.
AliExpress, di proprietà di Alibaba, è una piattaforma cinese dove è possibile acquistare prodotti a prezzi veramente convenienti. Allo stesso tempo bisogna prestare particolare attenzione alle recensioni, non è raro che si acquisti un prodotto per poi vedersene recapitato a casa un altro.
Altri marketplace più o meno importanti sono Zalando, ManoMano, Privalia, Groupon, ePrice e IBS.