Duro colpo per il settore dell’immobiliare in Italia: le compravendite di immobili hanno subito un brusco calo nell’ultima parte del 2022 rispetto al 2021, secondo quanto riportato dai dati più recenti raccolti dall’Istat. Una tendenza, questa, che ha interessato in particolare le regioni settentrionali e quelle centrali, e alla cui base si collocano svariati fattori, dai tassi di interesse sempre più alti al rialzo dei prezzi delle case.
Bilancio Istat negativo per l’immobiliare: -17,2% nel quarto trimestre del 2022
Secondo quanto riportato dal bilancio Istat in riferimento al quarto trimestre del 2022, la percentuale di mutui richiesti si è ridotta del 17,2% rispetto a quanto avvenuto nel medesimo periodo dell’anno precedente. Le compravendite, sempre in riferimento agli ultimi tre mesi del 2022, sono calate soprattutto nel Nord Est (-10,5%), subito seguite da quelle registrate nell’Italia centrale (-8,9%) e successivamente, con un netto distacco, nel Nord Ovest (-0,4%).
Situazione migliore quella che invece è stata riscontrata nelle regioni del Mezzogiorno e nelle Isole, se paragonata ai dati raccolti nel quarto trimestre del 2021: qui, le compravendite hanno subito un aumento rispettivamente dell’1,6% e del 6,3%. Nell’intero 2022, tuttavia, si è registrato un calo generale del 5,6% di richieste di mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca familiare (420.126 richieste).
I vantaggi dei mutui online e le cause del calo di richieste
In questo contesto ben poco promettente, per chi ha necessità di acquistare un immobile, tuttavia, risparmiare non è impossibile. Per farlo, si possono confrontare le varie proposte di mutuo sul web. Completando la stipula del mutuo online, infatti, si ha spesso accesso a condizioni speciali vantaggiose (anche perché si riducono i costi di gestione previsti dalle banche tradizionali) e si può facilmente trovare la soluzione più sostenibile per le proprie esigenze.
È possibile confrontare i mutui prima casa su Facile.it, per esempio, un comparatore virtuale gratuito, utile e molto semplice da usare. Grazie a soluzioni come questa tutto l’iter burocratico verrà velocizzato, grazie all’assistenza di consulenti dedicati.
La domanda però resta: quali sono le cause principali che hanno portato alla netta diminuzione della domanda di mutui nel quarto trimestre del 2022?
I fattori che hanno inciso e incidono tuttora negativamente sul mercato immobiliare sono molteplici, e possono essere considerati come cause di forza maggiore. Non molto si può fare, infatti, per contrastarne gli effetti, se non attendere il ritorno a un equilibrio di mercato.
Tra i fattori più impattanti rientra indubbiamente l’aumento notevole dei tassi d’interesse, che secondo gli esperti del settore potrebbero rimanere alti almeno fino alla fine del 2024. Responsabile del calo è anche la sempre presente inflazione, che riguarda principalmente le materie prime, oltre che la conseguente perdita del potere d’acquisto e nondimeno il rialzo dei prezzi delle case.
Periodo difficile, dunque, per chi desidera avviare un mutuo o effettuare una compravendita; nonostante le condizioni appaiono al momento sfavorevoli su diversi fronti, però, il margine di ripresa si spera possa essere ampio e roseo per il prossimo futuro.