Il trading online è andato incontro ad una enorme diffusione. Anche gli speculatori non professionisti, la gente comune, ha oggi accesso a un’attività in grado di spalancare le porte alla tanto agognata libertà finanziaria. Che siate trader accaniti, che vi dilettiate in modo amatoriale, che investiate nel mercato delle valute (Forex Trading) o nei cosiddetti contratti per differenza (CFD) il punto da cui partire rimane solo e soltanto uno: riuscire a programmare un’ottima strategia di money management. Il money management è uno di quegli aspetti considerati critici da qualsiasi investitore ed è in grado di determinare la differenza tra un trader perdente ed uno di successo. A prescindere dalle tipologie di trading, dalle loro capacità remunerative, dalla carica speculativa che sono in grado di offrire, si calcola che solo 5% dei privati che investono nel trading online chiudano l’anno con un profitto. Questo perché gran parte di essi, seppure preparati e con buone nozioni, non sono in grado di adottare una strategia adeguata di money management. Andiamo ad analizzare più nel dettaglio come si imposta un’efficace strategia di money management ovvero la gestione del denaro, che permette di ottimizzare i propri investimenti attraverso l’analisi del valore di ogni posizione a mercato.
Il Money Management: il “mantra” di ogni trader
Ma che cos’è di preciso il Money Management? Dato di fatto che si tratti di uno dei pilastri per il successo nel mondo del Forex. Il Money Management è infatti l’insieme di tutte quelle strategie che vengono utilizzate per gestire i capitali, ovvero per massimizzare i guadagni e minimizzare le possibili perdite. In poche parole un trader, nella fase iniziale della sua speculazione, deve saper scegliere adeguatamente il quantitativo di denaro da investire in ogni singola operazione, in modo che il livello di profittabilità aumenti ma l’asticella delle proprie aspettative sia calcolata e adeguata al versamento iniziale e al relativo “risk appetite”.
Ad esempio è inutile depositare 100 euro se poi si vuole guadagnare 1000 euro al mese. Sarà possibile guadagnare così tanti soldi con un deposito così irrisorio solamente con un tasso di rischio estremamente elevato.
Per cominciare, ecco una regola che molti traders seguono secondo il più religioso rispetto: non investire più del 2-3% del capitale su ogni singola operazione.
Se per esempio hai un capitale di 10.000 euro e decidi di limitare il rischio al 2%, andrai a perdere un massimo di 200 euro per ogni trade. Impostando nello stesso tempo un limite stop-loss, puoi stabilire quando è il momento di fermarsi.
Il Money Management è anche utile per capire che somma investire sul broker, e che strategie e position sizing adottare per il proprio trading.
Qual è il capitale minimo per fare trading online? In molti scivolano rovinosamente su questo punto perché incappano in un errore fatale: investire una somma corrispondente al minimo richiesto dal broker. Se per aprire un account di trading il broker chiede una cifra troppo alta, prima d farsi abbindolare da promesse di guadagni stellari è bene farsi i conti in tasca e rimanere in linea col proprio money management.
5 consigli utili per la gestione del denaro nel Forex
Andando a ricapitolare ecco 5 fattori da tenere a mente per chiunque si avvicini al mondo del Forex:
- La regola del 2%: come abbiamo detto, questa indicazione abbastanza arbitraria, frutto di una convenzione piuttosto che di un calcolo matematico fa sì che anche nella peggiore delle ipotesi, servirebbero decine e decine di trade prima di perdere tutto o quasi il capitale a disposizione.
- Il risk/reward ratio: la percentuale di rischio/guadagno. Quando le possibilità di guadagnare sono minori di una potenziale perdita, non cominciare mai un trade. Prima di aprire una posizione, è bene assicurarsi che il risk/reward ratio sia almeno 3:1, ovvero che le possibilità di vincita siano tre volte maggiori rispetto a quelle di perdita.
- Reinvesti gli utili: un approccio molto prudente al Money Managemet si basa sulla semplice regola di reinvestire gli utili. Questo è un modo per diminuire la pressione, poiché si ha la sensazione di non rischiare nulla, ma anche per preservare il denaro. Certo, il rischio è di produrre rendimenti troppo bassi. Ecco perché si consigliano re-investimenti cadenzati ed eventualmente anche prelievi dei profitti. Molti consigliano di prelevare una cifra che si aggiri all’incirca tra il 30 e il 70% dei profitti, e reinvestire una cifra che va dal 70 al 30% dei profitti.
- Impostare sempre Stop Loss e Take Profit: è sempre necessario impostare questi livelli per limitare i danni in caso di trade perdente, di preservare i guadagni in caso di trade vincente.
- Non passare da una strategia all’altra: nel Forex la disciplina e la perseveranza pagano sempre sul lungo termine. Conviene pertanto fare un foglio excel dove annotare tutte le info del proprio conto di trading, e aggiornarlo settimana per settimana. Così facendo sarà possibile tracciare l’andamento del proprio patrimonio.
In sostanza fare trade non è esattamente scommettere al casinò ma significa arricchire le proprie finanze in modo razionale e ponderato.