Quando si pensa alle università più famose e prestigiose del mondo, quasi sempre i primi nomi che ci vengono in mente riferiti agli Stati Uniti sono quelli di Harvard, Yale, il MIT, Stanford. Il motivo è che queste università sono sempre in cima alle varie classifiche riguardanti la qualità dell’offerta formativa. Studiare in queste prestigiose università rappresenta per molti un sogno da inseguire per aprirsi più possibilità possibile per il futuro. Per altri, in genere i rampolli delle famiglie più ricche d’America, è quasi una formalità. La larga maggioranza della classe dirigente americana, infatti, si è formata in queste università, stando a contatto col meglio del mondo accademico statunitense. Tuttavia il problema principale è che in pochi possono permettersi un tale livello di istruzione. Frequentare tali istituti ha infatti dei costi per la maggior parte delle persone proibitivi, e anche gli altri atenei privati non sono tanto da meno. Per provare a dare ai propri figli il meglio del meglio, moltissime famiglie americane sono costrette ad indebitarsi chiedendo prestiti e finanziamenti arrivando fino ad ipotecarsi la casa. Questo implica che gli studenti si affacceranno al mondo del lavoro avendo già dei debiti di cui farsi carico. Andando un po’ più nello specifico, il costo medio annuo fra retta e tasse universitarie, per quanto riguarda un’università privata è dio circa 34.000 dollari. Per coloro che volessero iscriversi ed affrontare questo tipo di esborso ci sono due tipi di prestiti: quelli federali e quelli privati. I primi hanno la caratteristica di essere dei prestiti fissi con tasso d’interesse generalmente più basso rispetto a quelli privati e stabilito annualmente dal Congresso. I rimborsi federali dei prestiti sono mensili ed iniziano sei mesi dopo la laurea, continuando in genere per 10-25 anni. Per quanto riguarda i prestiti privati, esistono diverse opzioni come i tasi di interesse fissi o variabili e piani mensili basati sul reddito i cui tassi di interesse variano a seconda del prestatore e della storia creditizia del mutuatario. I prestiti privati vengono in genere concessi dalle banche, dalle stesse università e da vari istituti statali.
I debiti delle famiglie americane
Gli ultimi dati riguardante la cifra del debito che gli studenti hanno derivante dai prestiti che hanno sottoscritto per pagare le rette universitarie evidenziano una situazione abbastanza grave. Infatti ci sono più di 44 milioni di debitori per un totale di 1.7 biliardi di dollari di debito totale: Il dato totale è in aumento ma principalmente perché c’è stato un incremento della percentuale di iscrizioni fra gli studenti delle scuole superiori alle università negli ultimi 20 anni. I mutuatari della classe del 2020, in media, devono ai creditori una somma che varia dai 18.350 dollari in Utah ai 39.950 dollari in New Hamspire (stato del New England). Questi dati, che sono stati pubblicati dall’Institute for College Access and Success (TICAS) confermano quanto detto fino ad ora ossia che la situazione dei debiti scolastici in America è preoccupante. La domanda fondamenta adesso è: C’è un modo per risolvere questa situazione o quanto meno abbassare il debito studentesco e permettere a più studenti, anche quelli a basso reddito, di studiare nelle top università americane?
Possibili soluzioni
Il patto d’onore che ogni anno il governo USA stipula con milioni di studenti, garantisce loro la possibilità di iscriversi al college a costo zero, restituendo solo una volta laureati il costo delle tasse universitarie maggiorate di interessi. Questo metodo abbiamo visto che ha portato gli studenti ad indebitarsi di molte migliaia di dollari pur avendo ottenuto però la possibilità di studiare dove volevano. Ma esiste un metodo per abbassare l’ammontare del debito studentesco per capita? Ovviamente la risposta a questa domanda ha a che vedere con la politica in quanto solo i politici e il presidente hanno il potere tale da permettere che ciò accada. Molto spesso durante le campagne elettorali americane si sentono i candidati democratici promettere di estinguere i debiti dei ragazzi e a ogni mandato, puntualmente, il provvedimento viene rimandato con il risultato che oggi il debito studentesco complessivo ammonta a circa 1,7 biliardi di dollari. Il Senatore del Vermont Bernie Sanders, durante la campagna per le primarie del partito democratico, aveva proposto un idea considerata radicale: voleva rendere gratuiti i college pubblici e voleva anche la piena e totale cancellazione del debito statunitense estendendola anche a tutti coloro che si sono laureati negli ultimi anni e che stanno lavorando. Un’ altra proposta è stata lanciata dalla Senatrice Elizabeth Warren la quale prevedeva l’annullamento del debito per gli ex studenti per un valore fino a 50.000 dollari per i debitori che guadagnano meno di 100.000 dollari l’anno. Se invece un ex studente guadagnasse più di 100.000 dollari, per ogni 3 dollari in più aggiunti a quella somma, l’ammontare del debito diminuirebbe di 1 dollaro. Pertanto se una persona aveva un reddito familiare di 130.000 dollari, con il piano della Senatrice Warren avrebbe ottenuto un annullamento di 40.000 dollari dal proprio debito scolastico. Sempre secondo la proposta della Warren, coloro che guadagnano più di 250.000 dollari all’anno, non sarebbero stati ammessi ad alcuna cancellazione del debito. Tra gli altri democratici di spicco c’è senza dubbio il presidente Joe Biden e la sua vice Kamala Harris, i quali durante le presidenziali avevano entrambi mostrato il proprio sostegno verso un’istruzione superiore gratuita. Attualmente la situazione non è ancora cambiata e anzi, stando ad alcune delle ultime uscite del Presidente, non cambierà molto presto. La cosa importante però è che tutte queste dichiarazioni fatte durante le presidenziali hanno riacceso la speranza di una possibile eliminazione dei debiti studenteschi.