Il mercato del petrolio: prospettive per il 2020

di | Agosto 7, 2019

Il mercato del petrolio è fortemente dominato dagli Stati Uniti per molti motivi alcuni dei quali sono indubbiamente questi: consumano circa un quarto della produzione mondiale, sono loro stessi i terzi produttori al mondo, sono americane le famose 7 sorelle cioè le compagnie petrolifere che di fatto controllano congiuntamente ed in modo esclusivo un tempo e determinante ora la distribuzione mondiale del petrolio e i processi connessi.

E’ quindi ovvio che i due mercati base del petrolio siano controllati dagli americani perché di loro proprietà. Il petrolio si scambia quindi attualmente al NYMEX di New York e all’ IPE a Londra e ovviamente in tutti e due il prezzo è definito in dollari per barile. Anche se alcuni Stati tra i quali la Russia intendono creare mercati alternativi sui quali scambiare petrolio in valute diverse dal dollaro la situazione attuale è ancora affidata solo a questi due mercati.

Investire nel petrolio con i Bitcoin

Per investire in ingenti fonti di denaro in Bitcoin con scopo di lucro, occorre fare attenzione a quali piattaforme rivolgersi e quali programmi utilizzare per avere un riscontro veloce e positivo. È possibile infatti investire il proprio denato Bitcoin in questo mercato così quotidianamente di successo e approfittare della sua malleabilità quotidiana all’interno delle borse e dei mercati

Trading automatico, come Bitcoin revolution , expert advisor ovvero robot, algoritmi che permettono le transazioni attraverso un progetto al fine di ottenere un’ottimizzazione del denaro investito.

Questi potentissimi software una volta installati sul proprio pc, possono adottare le loro strategie in maniera automatica. Sostanzialmente essi si sostituiscono alla persona fisica per commerciare, inserendo in maniera automatica gli ordini.

A questo punto il programma si occuperà di analizzare i grafici per individuare potenziali opportunità di investimento seguendo la strategia che il trader gli ha imposto.

Ogni robot perciò è differente e segue una strategia di trading diversa. 

Oltre ai robot installabili e personalizzabili esistono anche piattaforme online. Ogni giorno sarà molto seplice guadagnare su investimenti di borsa di petrolio con le criptovalute

Tra le piattaforme più diffuse troviamo  Bitcoin revolution

Qui infatti nonostante un trader abbia poca esperienza può registrarsi presso il broker, depositare un capitale di partenza, e incominciare a seguire i segnali di trading di trader professionisti.

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Il barile di petrolio

Il prezzo del petrolio viene indicato in dollari/barile ma il barile non è il fusto metallico nel quale si stoccano i prodotti chimici liquidi da molti anni ma un “barile” virtuale di circa 160 litri (42 galloni) che una volta era di legno e veniva utilizzato in america per trasportare e vendere il burboun cioè il whisky americano.

Cosa modifica il prezzo del petrolio?

Il petrolio è

  • una materia prima e reagisce alle situazioni domanda e offerta.
  • una risorsa strategica e subisce effetti politico-militari.
  • quotato in modo simile alle azioni ed è sottoposto a speculazioni.
  • quotato in $ e subisce effetti di cambio.
  • una risorsa industriale/energetica e dipende dai variabili fabbisogni in tali campi
  • una materia prima da trovare/estrarre e oscilla in funzione di questo
  • soggetto a cartelli pseudomonopolistici OPEC e 7 sorelle

Tutti questi fattori influiscono sul prezzo del petrolio e sono evidentemente di difficilissima lettura e di quasi impossibile previsione. Il prezzo del petrolio comunque non sembra rispecchiare gli andamenti dei cambi alla lettera ma sembra che gli altri fattori siano prevalenti.

La prevedibile diminuzione delle scorte in futuro o una maggiore difficoltà di estrazione ne farebbero prevedere un aumento, ma la minore richiesta dovuta ad una sensibile riduzione della produzione energetica basata sul petrolio dovrebbe ampiamente compensare gli aumenti e addirittura condurre a diminuzioni apprezzabili.

In realtà molta influenza ha purtroppo avuto L’Arabia Saudita che attraverso l’OPEC che di fatto controlla ha negli ultimi anni perseguito una politica al costante rialzo. I nuovi scenari che si stanno delineando, le nuove tecniche di ricerca ed estrazione, le fonti di energia alternativa, ecc. stanno però mutando lo scenario al momento troppo dipendente dal petrolio e dai capricci di chi controlla il suo mercato.

OPEC

E’ un organizzazione nata nel 1960 per creare un cartello dei paesi produttori. Ne fanno parte i principali produttori arabi e africani oltre all’Indonesia (in procinto di lasciare), Venezuela ed Ecuador. L’OPEC controlla circa il 40% (in diminuzione) della produzione mondiale ma costituisce un riferimento importante.

Il Paese leader è l’Arabia Saudita che rimane il maggiore produttore mondiale e che da anni persegue una politica di regolazione delle forniture che gli ha permesso di acquisire una posizione privilegiata nell’OPEC e di conseguenza sul mercato mondiale superiore alle sue effettive capacità produttive.

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