Tassa sul fumo: il premier Matteo Renzi rassicura gli italiani. “Con me i cittadini non sono bancomat”, sostiene.
Qualche giorno fa era circolata la voce di una possibile tassa sul fumo: un’imposta che, secondo le voci di corridoio, avrebbe potuto essere utilizzata dal governo non solo per incentivare il più possibile i fumatori a smettere di fumare, ma anche per aiutare la ricerca contro il cancro attraverso i proventi della tassa stessa.
Un’utopia, per i non fumatori, che spesso detestano di ritrovarsi accanto a persone che fumano, consapevoli del fatto che il fumo passivo è dannoso, molto di più rispetto al fumo ingerito dai fumatori. Ma il premier ha deciso di rassicurare i fumatori: le tasse sulle sigarette non ci saranno.
L’imposta di un centesimo di euro per ogni sigaretta non sarà qualcosa di concreto: la notizia è stata infatti smentita dal presidente del Consiglio, che ha anche dichiarato che con lui come premier le tasse non dovranno aumentare, ma diminuire. “No agli aumenti sulle accise, sulle sigarette, sul fumo”, ha dichiarato Matteo Renzi, tranquillizzando così tutti coloro che hanno la dipendenza dalle bionde.
Ma non solo: in Italia, è stato inaugurato dallo stesso Renzi il nuovo stabilimento della Philip Morris, che produce, oltre al noto marchio, anche sigarette Marlboro, Chesterfield, Merit, e Virginia Slims.