Il trading binario negli ultimi anni ha visto un grande sviluppo, grazie al suo facile utilizzo e alle alte quote messe a disposizione che se sfruttate nella maniera corretta possono portare a grandi profitti. Oltre a questo però esistono diverse tecniche e strategie che possono sicuramente aiutare a fare trading in maniera più precisa e redditizia. In questo articolo analizzeremo due indicatori molto utili quando si ha a che fare con le opzioni binarie: bande di bollinger e indicatore rsi.
Fonte: strategie di investimento opzioni binarie del sito opzioni binarie.org
Le bande di bollinger, che prende il nome dal suo ideatore, è uno degli indicatori più utilizzato da i trader di tutto il mondo, e serve per analizzare i livelli di ipercomprato ed ipervenduto dei prezzi, molto spesso tramite essi si può notare un’inversione di tendenza di un determinato asset e sfruttarla a proprio favore. Il loro funzionamento è molto semplice: quando il prezzo dell’asset tocca la banda in alto il movimento tenderà ad un’inversione al ribasso, quando toccherà la banda in basso invece l’inversione tenderà al rialzo. Le bande di bollinger sono spesso inerite nelle strategie dei trader professionisti che operano in maniera costante e redditizia e utilizzano questo indicatore per sfruttare le inversioni di mercato a proprio favore
Il Relative Strenght Index, più comunemente chiamato rsi è un altro indicatore che si utilizza per dedurre se una coppia di valute si trova in una posizione di ipercomprato o ipervenduto, il tutto si basa su una linea che può assumere vari valori compresi tra 0 e 100. Tramite la posizione della linea potremo capire se si verifica una situazione di ipercomprato o ipervenduto.
L’utilizzo delle bande di Bollinger e rsi
Questi due indicatori sono due dei più utilizzati al livello mondiale, perché se inseriti all’interno di una valida strategia di trading, possono davvero fare la differenza per quanto riguarda i risultati, è chiaro che niente nel trading binario ed esiste sempre una percentuale di rischio, ma è proprio il calcolo del fattore rischio che può portare buoni risultati grazie proprio all’utilizzo di questi indicatori. Ancora una volta quindi i risultati dipenderanno dalle abilità del trader e dalla gestione dei movimenti e degli investimenti, oltre alla corretta gestione del fattore psicologico che deve sempre essere tenuto sotto controllo per evitare brutte soprese e tenere i profitti superiori alle perdite.
In conclusione possiamo affermare che l’utilizzo di questi due indicatori può essere fatto anche da trader alle prime armi e non solo da esperti, questo perché si basano su fattori matematici che una volta compreso il loro funzionamento devono solo essere seguiti alla lettere, chiaramente il tutto in un contesto di informazione e studio delle news e dei grafici di mercato.