Prima di arrivare alla tanto attesa pensione si passano periodi più o meno lunghi lontani dal lavoro che aumentano sempre di più gli anni necessari per poterla raggiungere. Gli studi universitari possono essere parte di questi ma allo stesso tempo possiamo trovare il servizio militare che prolunga la data in cui si può entrare nel mondo del lavoro, soprattutto per quando riguarda persone che sono vissute negli anni in cui fare servizio militare era obbligatorio. Ovviamente nel periodo universitario o del servizio militare nessuno versa i contributi e proprio per questo è possibile il riscatto evitando di perdere questi anni.
Requisiti per la richiesta
Iniziamo con il dire che oltre al riscatto da fare successivamente, sia in età lavorativa sia in prossimità della pensione, per chi effettua il servizio nelle Forze armate esistono dei contributi figurativi che sono a tutti gli effetti riconosciuti ai fini pensionistici. C’è da sottolineare il fatto che se vengono versati contributi volontari nel contempo, non sarà possibile chiedere il riscatto anche perché si cadrebbe nel doppio conteggio degli anni. Comunque richiedere l’accreditamento degli anni passati a fare il servizio militare non è automatico ma l’interessato deve fare richiesta all’INPS. Una gran fetta di lavoratori sono inclusi in questa agevolazione, infatti potranno accedere i lavoratori dipendenti, i lavoratori autonomi iscritti alla gestione speciale e tutti coloro che sono iscritti nei fondi speciali di previdenza gestiti direttamente dall’Inps.
Periodi accreditabili e non accreditabili
I periodi che possono essere accreditati sono quelli che includono il servizio militare volontario o obbligatorio prestato dopo il 30 giugno 1920 sia in tempo di pace che di guerra e accanto a questi sono riconosciuti anche i periodi di richiamo alle armi. Sono riscattabili anche i servizi prestati tra il 10 giugno 1940 e e il 15 ottobre 1946, ovvero durante la seconda guerra mondiale. Da sottolineare che sono riconosciuti anche i periodi di licenza che entrano nel periodo del servizio militare ma solamente se sono stati concessi per motivi che non sono privati. Se esistono periodi accreditabili, ne esistono anche alcuni non accreditabili, vediamo per quali non è possibile fare richiesta.
- Periodi di detenzione, che avvengono quando ci si trova in attesa di giudizio se succeduti da una sentenza di condanna e di reclusione che susseguono la condanna stessa;
- Periodi di licenza concessa dopo essere stata richiesta per motivi personali o per richiesta;
- Periodi riguardanti il servizio militare prestato quando si era formata l’ex Repubblica Sociale Italiana dopo l’8 settembre 1943;
- Periodi di diserzione, anche se la condanna relativa ad essa è soggetta ad amnistia o ad indulto;
- Periodi di assenza arbitraria, anche senza effettiva emissione di denuncia.
Contributi figurativi e utilizzo nei calcoli
Una volta accreditati i contributi sarà possibile utilizzarli per determinare vari indennizzi di diritto. Questi possono essere, oltre a tutte le prestazioni riguardanti la pensione come quella di anzianità, invalidità, vecchiaia o altre, le retribuzioni che riguardano le prestazioni antitubercolari e il diritto all’indennità di disoccupazione. Non sono utili invece per il calcolo di pensioni che riguardano l’assistenza, pensioni sociali o assegni sociali o agevolazioni varie che vanno incontro agli invalidi civili. Bisogna comunque sottolineare che questi contributi sono fittizi, ovvero vanno a far parte del calcolo ma non vengono versati da nessuno, l’Inps, su domanda ne terrà comunque conto. Possiamo vedere come l’accredito di contributi figurativi è totalmente gratuito.
Fare domanda dopo la liquidazione della pensione
Anche se la pensione è stata liquidata, è comunque possibile fare domanda di riscatto. In questa fattispecie bisogna ricostruire la decorrenza della pensione stessa e dei relativi pagamenti, provvedendo quindi con gli eventuali arretrati esistenti tenendo conto che questo può avvenire in un arco temporale limitato ai dieci precedenti.
Accreditare il servizio militare volontario e il servizio civile
Gli ex militari che hanno esercitato il servizio in maniera volontaria possono comunque richiedere il riscatto. Questo può essere richiesto da volontari dell’esercito, dell’areonautica, dei carabinieri e della marina ma solo se la normativa che regola questi rapporti non prevede un’assicurazione obbligatoria come previsto dalla Legge 2 aprile 1958, n. 322. Se non sussistono elementi che lo impediscono è quindi possibile accreditare i contributi figurativi a meno che il servizio di leva prestato per scelta non sia sovrapposto alla seconda guerra mondiale, cioè si sia verificato negli stessi anni. Per coloro che invece optano per il servizio civile e di fare l’obiettore di coscienza è comunque previsto l’accredito dei contributi figurativi in quanto è un servizio di uguale valore ed effettuato in sostituzione dello stesso servizio militare. Al contrario abbiamo delle situazioni in cui l’accredito di tali contributi non è previsto come per esempio se il servizio di volontariato civile è stato svolto nei paesi in via di sviluppo, se è prestato nei Comuni terremotati come quelli della Valle del Belice e in quelli di Tuscania e Arlenia di Castro dato che in quei periodi era stato prevista una retribuzione e il conseguente pagamento dei contributi, ed infine non è possibile fare richiesta se il servizio civile riguarda i volontari avviati dopo il l’anno 2006 compreso.