L’economia Polacca è stata centro di numerose osservazioni e numerosi studi proprio per la sua crescita ininterrotta di cui siamo spettatori da più di trenta anni. Nessuna crisi precedente era riuscita a sospendere questa grande evoluzione economica, solamente la pandemia Covid ha messo un freno, ma solo una pausa, riprenderà sicuramente più forte di prima visto i precedenti. C’è da sottolineare che in essa è situato il principale centro di scambio tra America, Stati Uniti per lo più, e Unione Europea, soprattutto da e per la Cina. Ormai sono lontani gli anni, i primi del nuovo millennio che vedevano una forte emigrazione volta alla ricerca di lavoro e fortuna in altri paesi. Da li in poi la Polonia è stata un centro di immigrazioni attraendo a se numerosi lavoratori da paesi limitrofi e non solo. Se proviamo solo a confrontare i dati principali nel rapporto qualità della vita e stipendio medio percepito, ci possiamo rendere conto di quanto questo paese è di gran lunga più vivibile dell’Italia. A parità di stipendio abbiamo un margine altissimo per il basso costo della vita.
La Germania ammira la Polonia
La Germania sta guardando con molta ammirazione il successo della politica economica Polacca, e cerca di prenderne spunto riguardo la ripresa post Pandemia. L’economia Polacca è stata definita “resiliente” e ha fatto parlare di se: sembra che la situazione generale a lei non l’abbia toccata, riuscendo a portare a casa una crescita del PIL del ben 3%, come se niente fosse accaduto, non rimanendo per nulla indietro sulla tabella di marcia. Probabilmente, anzi sicuramente è l’unico paese appartenente all’Unione Europea a chiudere con questi numeri. Propio per questo la Germania punta gli occhi e cerca di capire come seguire il suo modello.
Una sfida trasformata in opportunità
Per la Polonia è stata una sfida, vinta con enorme successo, è riuscita a trasformare la crisi in una grande e sicuramente irripetibile opportunità di crescita. Le catene produttive sono state riorganizzate per velocizzare e digitalizzare tutti quei processi pubblici e privati che potevano essere un ostacolo. I miliardi messi a disposizione per affrontare la pandemia sono stati ben 47, sparsi nel paese in maniera liquida e sotto forma di aiuti alle imprese, alle famiglie, alla disoccupazione e all’economia in genere. La distribuzione è stata studiata talmente bene che nessuno è rimasto indietro, e tutti sono riusciti a difendersi dalla situazione di crisi.
Il vero segreto della Polonia
L’economia Polacca ha agito in tempi celeri e ha messo in atto una strategia che si può rivelare un vero e proprio miracolo se messo a confronto alla situazione venutasi a creare negli altri paesi. Prima di questo periodo lo stato in se non mostrava grandi segni di interesse da parte dell’Europa o dell’estero, ma ad oggi ci rendiamo conto che sta facendo parlare di se. Era un paese che si categorizzava erroneamente tra quelli a basso sviluppo, che non riuscivano ad emergere mentre ora si sta rivelando l’esatto contrario. Lo sviluppo di questi ultimi trent’anni non è un insieme di sotterfugi ed escogitazioni, ma è un insieme di fattori vincenti uniti con mente e strategia. Da quando abbiamo assistito dalla caduta del comunismo, la Polonia ha avuto dati da ammirare con un deficit molto vicino allo zero, un dato che gli altri paesi possono solo che ammirare. Questo è stato fondamentale per riuscire ad affrontare un momento di crisi con le dovute manovre. Espansione infrastrutturale, università, burocrazia agevolata, sono stati questi i punti di forza sicuramente attuati in maniera vincente.
Microsoft e Moderna i primi a credere nella Polonia
Chi ancora si nasconde dietro al vero successo della Polonia, non riesce a credere che questo sia reale ma pensa e sostiene che è solamente il basso costo e la manodopera sottopagata che fanno si che il paese non mostri segni di difficoltà, come se fosse un risultato apparente. Ma questo è solo un nascondersi perché magari paesi limitrofi e con le stesse caratteristiche non hanno raggiunto gli stessi risultati con le stesse caratteristiche di partenza. Sia Microsoft che Moderna hanno notato la buona gestione economica rivelatasi un successo aprendo una propria sede proprio a Varsavia. La ricchezza va creata, gestita e fatta crescere, non si nasce né ricchi, né poveri.
Il primo ministro ha giocato la carta vincente
Si può tranquillamente dire che il primo ministro ha un grande merito a riguardo poiché con la sua manovra ha proprio puntato a non aumentare le diseguaglianze tra le varie classi, cosa che anche in Italia si è poco verificata. L’attenzione nella distribuzione di “ristori” è stata davvero di precisione riuscendo in tutto ciò che si erano prefissati. Il vero successo è stato anche un altro. Esenzioni che riguardano ogni tassazione su introiti fino a 30 mila zloty l’anno e un sistema che applica percentuali di tasse molto più progressive. La burocrazia poi, un esempio che anche in Italia dovrebbe essere preso in esame, è stata ridotta e in alcuni casi persino eliminata: per chi costruisce immobili come abitazioni fino a 70mq non esiste alcun tipo di burocrazia.