Ha senso investire in crypto? Parliamone

di | Aprile 15, 2023

Negli ultimi anni si sta dibattendo molto riguardo la questione investimenti in crypto. Ma partiamo dalle basi: cos’è una criptovaluta? Le criptovalute, chiamate anche valute digitali, valute alternative o valute virtuali, sono delle monete digitali create tramite un sistema di codici e funzionanti in modo autonomo, ovvero operanti al di là dei classici sistemi governativi e bancari e per questo definite decentralizzate.

Le criptovalute nascono quindi come metodo di pagamento alternativo per le transazioni online che non richiedono l’intervento del governo e delle sue monete centralizzate. Ma chi ha dato inizio a tutto questo? Il creatore (o, per quello che ne sappiamo, i creatori) della prima moneta digitale è tuttora sconosciuto, noto solamente con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, che ne 2008 pubblicò un articolo intitolato ‘Bitcoin: A Peer-to-Peer Electronic Cash System’. In questo scritto, Nakamoto illustra per la prima volta il concetto di tecnologia blockchain, letteralmente ‘catena di blocchi’ ovvero una sorta di registro pubblico decentralizzato nella quale sono contenute tutte le transazioni effettuate in maniera organizzata, ma in forma del tutto anonima. Nel 2009, arriva disponibile al pubblico quella che è considerata la prima moderna criptovaluta, che ancora oggi rimane la più conosciuta: il Bitcoin.

Come già detto, il dibattito negli ultimi anni si è intensificato scatenando contrastanti opinioni tra i più grandi investitori, alcuni favorevoli, altri decisamente più scettici. I sostenitori di questo mondo avanzato convergono sulla convenienza di questo tipo di investimento, avendone potuto toccare con mano il valore; inoltre, fare crypto trading sembra non essere considerato particolarmente difficile, purché adottando specifiche accortezze e muovendosi con buonsenso. Tra coloro che tendono a demonizzare l’investimento in crypto vi è un caposaldo del settore azionario: Warren Buffet. Il suo pensiero qui riassunto in poche parole, risalente al 2014: “È un modo molto efficace per trasmettere denaro e puoi farlo in modo anonimo e così via […]. L’idea che abbia un valore intrinseco enorme è solo uno scherzo a mio avviso.”

Le principali caratteristiche e le fondamentali monete digitali

Analizziamo ora in profondità le caratteristiche che rendono le cryptovalute e il sistema che garantisce il loro funzionamento assolutamente inediti e pieni di innovazione. Effettuando un breve paragone, le monete digitali vanno oltre alcuni limiti che, al contrario, le monete tradizionali hanno dovuto sempre rispettare. Innanzitutto, si parla del superamento del concetto spazio-tempo, grazie alla possibilità di essere spedite da un qualsiasi posto del mondo a un qualunque altro, nel giro di pochissimi secondi. In secondo luogo, le transazioni non richiedono alcun costo, rendendo questo sistema totalmente gratuito. Per la stessa caratteristica, investire in crypto non richiede il pagamento di nessuna commissione, visto la sua non regolamentazione da parte di organi superiori. Come già menzionato, per la prima volta, il controllo di una moneta è sottratto al potere delle banche, venendo invece scambiata in modalità peer-to-peer, ovvero direttamente tramite due dispositivi, senza la necessità dell’intervento di parti terze. Questo avviene grazie alla tecnologia della blockchain, che permette agli utenti che partecipano a questo processo, di farlo in qualità di membri alla pari. Queste monete non sono quindi gestite da enti centrali governativi, ma emesse e anche controllate direttamente dall’ente emittente. Per rendere questo sistema di transizioni totalmente anonimo, le monete digitali si servono della crittografia, un insieme di codici segreti decifrabili solo da chi conosce questo tipo di linguaggio. Al momento, le tre criptovalute principali sono: Bitcoin, Ethereum, Tether. Il Bitcoin, ne abbiamo già parlato, fu creato nel 2009 da Satoshi Nakamoto, è la moneta digitale più popolare ed attualmente utilizzato sia come forma di pagamento, che come investimento. Possiede poi delle caratteristiche singolari che lo rendono concettualmente più simile ad alcune preziose materie prime, come l’oro, piuttosto che alle valute tradizionali: i Bitcoin sono limitati, la quantità di monete in circolazione non andrà a superare i 21 milioni, ed è proprio la sua scarsità a renderla una valuta estremamente preziosa, con un valore intrinseco capace di attirare l’attenzione degli investitori più accaniti. Parliamo ora di Ethereum: lanciata nel 2015, funziona analogicamente al Bitcoin ma, in aggiunta, funge da smart contract, ‘contratti intelligenti’, utilizzati per automatizzare l’esecuzione di un accordo in modo che tutti i partecipanti possano essere sicuri dell’esito, senza intermediari, neanche nel caso in cui l’accordo non venisse rispettato. Infine, gli investitori più diffidenti nei confronti della volatilità dello criptovalute, possono puntare su Tether, una stablecoin il cui valore va a pari passo con quello del dollaro, essendo quindi considerata un investimento più sicuro.

Ha senso investire in crypto?

La risposta è semplice e coincisa: ha senso, se sai quello che stai facendo. Investire in criptovalute porta con sé numerosi rischi che devono essere tenuti in conto da chiunque voglia addentrarsi in questo mondo complesso. Capire i meccanismi del sistema ed essere costantemente informati sull’andamento delle varie monete digitali è fondamentale, così da poter correre al riparo da comuni ed eventuali errori di valutazione.

Vi è poi una caratteristica particolare che fa delle criptovalute un investimento da effettuare in modo ragionato: la loro volatilità. Si tratta infatti di un mercato altamente esposto a fluttuazioni, che però è anche ciò che lo rende così profittevole.

Un ultimo pericolo, non controllabile, è quello dei cybercriminali, a causa dei quali molti investitori si sono ad un certo punto ritrovati con il portafogli vuoto. Questi, in linea di massima, sono i rischi maggiori a cui si può andare incontro quando si investe in criptovalute, alcuni dei quali più controllabili, altri meno dipendenti da noi. Principalmente, per fare crypto trading dovrai scegliere una piattaforma di investimenti tra le numerose esistenti, informarti e rimanere costantemente aggiornato sull’andamento delle varie criptovalute e scegliere su quale/i puntare, pianificare una strategia di trading e piazzare un capitale iniziale, possibilmente non troppo basso per assicurarti dei ritorni concreti. In poche parole, stiamo assistendo ad una considerevole ascesa dell’importanza delle criptovalute, le quali potrebbero rappresentare il futuro del denaro, con la capacità di influenzare il sistema economico a livello globale.

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