Giovani e lavoro, sempre più volti al problema della ricerca di un impiego. Si sceglie la facoltà che offre maggiori opportunità
Al giorno d’oggi uno dei problemi più importanti che un giovane deve tenere in considerazione è l’aspetto professionale: in un’epoca come quella moderna, fatta di parole come crisi economica e lavorativa, precarietà, e difficoltà nel trovare un impiego, sta diventando sempre più complesso per i giovani non solo trovare un lavoro che coincida con le proprie competenze professionali, ma addirittura trovare anche il più semplice dei lavori.
Secondo quanto è emerso da una recente ricerca condotta da Acli e Cisl, la precarietà sul lavoro è una cosa talmente sentita dai giovani che li guida anche nella ricerca stessa del percorso di studi da seguire: infatti, se un tempo – anche solo una decina di anni fa – prima di scegliere il proprio percorso di studi si pensava alle proprie inclinazioni naturali, oggi si è portati a pensare prima di tutto allo sbocco professionale e lavorativo che quella data università è in grado di portare.
Una scelta, quella universitaria, non più e non solo fatta di propri interessi professionali, ma principalmente di secondi fini: la ricerca – che fa emergere anche un dato di angoscia e preoccupazione tra i giovani – fa denotare anche un atteggiamento di rassegnazione tra i giovani. Una buona percentuale dei giovani sceglie il percorso di studi coerentemente al numero di possibilità di trovare un lavoro redditizio, soddisfacente e soprattutto sicuro.