Dati disoccupazione secondo Istat: in crescita quella giovanile
Ci sono ben 24 mila persone occupate in più per l’anno 2016 rispetto al 2015: un dato significativo ed importante, che fa riferimento ad una situazione nettamente più positiva, e che indica probabilmente una maggiore impennata di occupazione, sebbene con contratti non permanenti. I dati sono stati rilevati in questi giorni dall’Istituto Nazionale di Statistica, secondo il quale, sebbene nel 2015 si fosse verificata una interessante impennata con ben 141 mila lavoratori in più, in quel caso i dati erano in qualche modo influenzati dalla situazione legata ai contratti a tempo indeterminato, nati specialmente per agevolazioni.
Ma sebbene il 2016 si sia chiuso in maniera più positiva, lo stesso non si può dire, purtroppo, per la categoria dei giovani, che invece devono fare i conti con una situazione alquanto negativa, che è quella relativa al nuovo picco di disoccupazione, giunto oggi al 40,1%. L’Italia fa registrare dati molto tristi: è seguita, nella classifica dei peggiori, solo da Spagna e Grecia, in cui la disoccupazione dei giovani si attesta rispettivamente al 42,9% ed al 44,2%.
Soffrono, quindi, i giovani, come sempre tra le categorie più disagiate e meno prese in considerazione, anche se è crollato il numero degli inattivi, ovvero coloro che non studiano né lavorano, né cercano una occupazione: il dato è interessante perché indica la presenza di un numero maggiore di persone che sceglie di informarsi e di andare alla ricerca attiva di un senso, professionale ed economico, della propria esistenza.