Nella gestione dell’impresa l’utilizzo di crediti e debiti è una delle parti fondamentali per quanto riguarda la finanza di un’azienda, e all’interno di questo macro argomento abbiamo l’utilizzo di uno degli strumenti forse più utili in termini di gestione crediti: il factoring.
Quando si parla di factoring, generalmente si intende una situazione di negoziazione utile per le imprese che per tale motivo viene spesso impiegata.
Ma cos’è nello specifico il factoring? E quali implicazioni e conseguenze ha sulla gestione aziendale?
Cos’è il factoring?
Quando si parla di factoring si tratta innanzitutto di un tipo di contratto in base al quale un imprenditore (che viene denominato cedente) sottoscrive la volontà e l’impegno a cedere a terzi con cui si è stipulato tale contratto, crediti che siano presenti o futuri derivanti dalla sua attività imprenditoriale.
Tali soggetti terzi, a seguito di compensi sotto forma di commissioni o interessi, vengono incaricati a fornire una serie di servizi accordati in base alle necessità del cedente, che vanno dalla contabilizzazione, alla gestione e alla riscossione di tutti o di una parte dei crediti che suddetto imprenditore possiede grazie all’esercizio della propria attività e fra questi servizi si annovera anche la garanzia per un’eventuale inadempienza da parte dei debitori, oppure ancora il finanziamento dell’imprenditore che cede il credito e ottiene un pagamento anticipato della cifra corrispondente al credito stesso.
Quindi in sunto, l’imprenditore che possiede una serie di crediti dovuti dall’attività della sua azienda e non vuole assumersi i relativi costi di gestione e i rischi d’insolvenza, stipula un contratto con un ulteriore soggetto che, previa corrispettivo, ottiene la titolarità di uno o più crediti presenti e futuri. Esistono diverse tipologie di factoring anche in base alle necessità del creditore, e ognuna di esse è regolata da un contratto che ne regola le attitudini in maniera precisa e dettagliata.
Factor e strategia aziendale
Questa pratica è molto popolare e vantaggiosa per le imprese perché a causa della crescente necessità di ottenere credito per controllare i flussi di cassa e alle continue difficoltà con cui ci si scontra quando si va a riscuotere pagamenti da parte di debitori che spesso spariscono o si rifiutano di pagare, avere uno strumento in più è di sicuro comodo. Per questo sempre più PMI, che in Italia rappresentano la maggior parte del tessuto sociale, ricorrono al factoring. Per fare un esempio di come questa pratica funzioni prendiamo Mario, che possiede un’impresa edile che si occupa di costruire gli appartamenti.
Per i progetti grossi Mario acquista la materia prima, compie l’opera e riceve la fattura che verrà pagata a 60 gg. Se a Mario si presenta un altro progetto importante lui sarà costretto a rifiutarlo perché non possiede ancora le liquidità necessarie ad acquistare la materia prima. Aggiungendo il factoring a questa equazione abbiamo che l’agenzia che se ne occupa anticipa l’85% del credito a Mario che può quindi comprare la materia prima e accettare il secondo progetto. Per concludere il factoring è uno strumento la cui importanza non va sottovalutata, come arma per alcune aziende e come servizio per altre.