Ecobonus: rilancio al 110%

di | Giugno 6, 2020

Dal primo luglio fino alla fine del 2021 sarà possibile accedere al super ecobonus. Super proprio perchè arriva a coprire il 110% della spesa sostenuta grazie a rimborsi che verranno erogati in cinque anni. In realtà sembra che si potrà ristrutturare casa gratis, anzi, sembra che addirittura ci si potrà guadagnare. Ma così non è.

Fattispecie in esame per aderire all’ecobonus

Il decreto rilancio nell’articolo 119 ha predisposto un rimborso del 110% della spesa sostenuta per:

  • Isolamento termico per superfici che riguardano la parte esterna se la parte da ristrutturare è superiore al 25% dell’intera parte che nell’edificio disperde.
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione. Riscaldamento o raffreddamento, ma anche la fornitura di acqua sanificata, impianti ibridi o geometrici. L’efficienza deve necessariamente essere pari alla classe A.

Non si sempre si può applicare

Tali interventi sono fruibili sia che si tratti di abitazioni singole, sia che si tratti di bi o trifamiliari o anche nei condomini. Per i condomini si può utilizzare sempre, anche se vi è la seconda abitazione di qualche condomino, con un tetto massimo di 60mila € ogni unità. Mentre per le altre abitazioni solo ed esclusivamente se si tratta della prima casa ed il tetto massimo scende a € 40mila. Comunque il fattore necessario è che i lavori effettuati apportino un miglioramento energetico di almeno due classi, si scende ad una se il lavori sono così intensi che risulta infattibile poter fare di meglio. L’Ape è il documento che va presentato sia prima dei lavori che una volta ultimati.

Vecchio incentivo ecobonus

L’incentivo che già era in vigore precedentemente resta ovviamente in vigore e attivo fino a fine 2021 e prevede la sostituzione degli infissi e l’istallazione dei pannelli solari per un massimo del 65% di rimborso per le case singole e del 75% per i condomini. Il tutto rimborsato in detrazioni fiscali per 10 anni.

Colonne di ricarica e sisma bonus

L’istallazione dei pannelli fotovoltaici, delle colonnine per ricaricare le auto elettriche rientra nel bonus. Inoltre, ne fanno parte tutti gli interventi che volgono a migliorare la sicurezza di tutti gli edifici per proteggerli da un eventuale sisma. A differenza dell’eco bonus, il sisma bonus riguarda tutti i tipi di persone e tutte le tipologie di immobili. Le uniche unità escluse dal bonus sono quelle situate in una fascia sismica con rischio molto basso, pari al 4. Non è stato molto utilizzato o richiesto proprio perché chi ne ha bisogno sono strutture già danneggiate o risulti difficoltoso effettuare i lavori.

Bonus già esecutivi: facciate e ristrutturazione

Dall’inizio del 2020 e già dagli anni precedenti anche se in forma meno importante, era presente il bonus riguardante le facciate e la ristrutturazione. Il bonus consente di ottenere indietro in forma di detrazione fiscale il 90% dell’importo totale speso nei lavori per riqualificare le facciate esterne di qualsiasi edificio purchè si trovi in luoghi di centro urbano. Per applicare il bonus è necessario rifare gli intonaci esteriori per una quota inferiore al 10% e quindi non si dovrà attenersi ad altre condizioni, oppure per una quota superiore al 10% che implica di dover migliorare anche le prestazioni energetiche della struttura. L’utilizzo di questi bonus non sono abbinabili al bonus di ristrutturazione edilizia che prevedeva di ottenere il 50% del costo sostenuto in detrazioni fiscali con un tempo di 10 anni per un massimo di 96mila euro.

Possibilità di cedere il credito

Una delle riforme più interessanti che riguardano il bonus è quella di poter cedere il credito. Ii lavori potranno essere effettuati in maniera gratuita, non anticipare alcuna somma e l’impresa che sosterrà i lavori o la banca potranno poi successivamente ricevere il rimborso del 110%. Tutte le riforme di qualsiasi bonus consentono di poter cedere il credito. Chiunque effettui lavori ricorrendo al: bonus facciate, sisma bonus, eco bonus, super eco bonus e bonus ristrutturazione, potrà evitare di sborsare somme e iniziare a ristrutturare.

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2 pensieri su “Ecobonus: rilancio al 110%

  1. Manuel

    Gentilissimi, grazie dell’articolo molto esaustivo. Siamo certi che le prime case Trifamiliari (non solo bifamiliari) rientrano nell’econobonus come unità indipendenti?
    Grazie

    1. Luca Bernardini

      Grazie Manuel. Se si tratta di prima casa non ci sono problemi per rientrare nell’ecobonus a prescindere dalla tipologia. In ogni caso le case bifamiliari o plurifamiliari dovrebbero rientrare anche se si tratta di seconde case per alcune tipologie di lavori assimilabili a lavori condominiali (es. rifacimento tetto, cappotto termico, ecc). Tuttavia per avere il quadro completo della situazione bisogna attendere la legge di conversione del decreto

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