Riscattare la laurea per poter andare in pensione con qualche tempo di anticipo è un argomento interessante e che in molti si trovano ad affrontare quando si trovano nella prossimità della pensione. Riscattare la laurea consiste nel convertire gli anni passati sui banchi universitari in anni utili a fini pensionistici.
Tutti possono richiedere il riscatto dell’università?
Il riscatto oltre ad agevolare in senso di anticipazione l’andata in pensione, consente anche di dare un valore diverso alla laurea stessa, infatti non tutti possono riscattare la laurea, ma potranno farlo solo coloro che gli studi li hanno effettivamente conclusi. Più nel dettaglio la richiesta può essere effettuata per:
- diplomi universitari, acquisiti dopo un corso di studio che non abbia durata inferiore ai due anni;
- diplomi universitari per corsi di studio che hanno una durata comprensiva tra i quattro ed i sei anni;
- diplomi dedicati alla specializzazione per un corso di studi non inferiore ai due anni, ma che siano effettuati successivamente alla laurea;
- dottorati mirati alla ricerca;
- diplomi per artisti e musicisti riconosciuti da istituti di Alta Formazione;
- diplomi accademici e di formazione.
Anche gli studi eseguiti fuori dai confini nazionali sono utili in sede di riscatto, sempre se sono riconosciuti in Italia. Non tutti gli anni passati nello studio possono essere conteggiati, infatti a volte possono essere riconosciuti anche solo una parte di questi e allo stesso tempo, chi ha conseguito più lauree si può trovare a richiedere il riscatto per più di un corso di studi. Da sottolineare c’è il fatto che non possono essere riconosciute le lauree conseguite mentre era in atto un contratto lavorativo dato che quel periodo è già conteggiato a fini pensionistici. Da tenere bene in considerazione è che il riscatto può essere richiesto da tutti i lavoratori autonomi e da chi è iscritto alla gestione separata dell’INPS. Anche per i liberi professionisti ci sono delle speranze in questo caso, ma è sempre bene informarsi bene presso il proprio referente.
Domanda per riscattare la laurea
Riscattare la laurea è comunque un costo, per questo bisogna valutare bene se è conveniente o meno procedere con la domanda. Una volta inoltrata la richiesta l’Ente previdenziale farà le dovute valutazioni e deciderà se accogliere o meno la richiesta. Se l’esito è positivo, il passo successivo è quello di mandare la domanda all’INPS che nel sito possiede una sezione dedicata per l’inoltro della domanda online. Per ricevere le informazioni necessarie l’INPS mette a disposizione un centralino che è in grado di guidare l’interessato passo passo alla presentazione della domanda. Il numero del centralino è 803164 ed è bene affrettarsi se si ha intenzione di usufruire di tale beneficio.
Quanto costa il riscatto della laurea?
Una volta capito quale è il periodo che effettivamente fa parte della richiesta, bisogna utilizzare il meccanismo della riserva matematica per capire l’importo dovuto. Verrà calcolato l’importo in base al sesso, all’età, agli anni da riscattare e le retribuzioni percepite negli ultimi anni di lavoro. Più o meno il costo gira intorno ai € 5200 ogni anno da riscattare e può essere versato per l’intera somma direttamente o in rate mensili addebitate direttamente sul conto. Bisogna sottolineare che una volta fatta la domanda non è obbligatorio procedere poi con il pagamento, infatti se l’INPS non riceve l’intero importo se si sceglie la soluzione unica o la prima rata nel caso di pagamento rateizzato, interpreta questo come una rinuncia senza il bisogno di ulteriori comunicazioni. Ovviamente la domanda potrà essere presentata anche in un secondo momento. Il pagamento delle rate non può subire ritardi per più di cinque mensilità e per un massimo di 30 giorni altrimenti la procedura viene bloccata. Comunque è sempre possibile bloccare le rate e decidere nel corso dei pagamenti di rifiutare il riscatto e ricevere agevolazioni solo per il periodo universitario effettivamente riscattato ed inoltre le somme versate non potranno mai essere richieste indietro.
Conviene riscattare la laurea?
Il fatto che tutta la procedura abbia un costo abbastanza alto, non vuol dire che non è conveniente effettuarla, ma di certo bisogna fare una valutazione attenta ed adeguata. I vantaggi che si andranno a conquistare dipendono da svariati fattori come la situazione lavorativa e le tempistiche della fine degli studi. Molto interessante è il fatto che gli anni di università concorrono a tutti gli effetti al conteggio degli anni per la pensione e anche alla misura dell’assegno. Anche se la giurisprudenza considera a tutti gli effetti la retroattività degli effetti, i periodi validi al riscatto vanno comunque considerati all’interno degli anni in cui si sono verificati e per la pensione hanno efficacia solo a partire dalla data della domanda. Può quindi capitare che un riscatto consenta alla pensione una decorrenza antecedente alla richiesta ma allo stesso tempo questo non inciderà sull’importo dell’assegno che si andrà a ricevere. Verrà tutto calcolato considerando il rateo che intercorre tra la data della decorrenza del riscatto e la formulazione della domanda stessa che non terrà conto dell’ammontare dei contributi recuperati.