Mercato immobiliare: il mattone è ancora un bene solido per famiglie

di | Febbraio 2, 2018

La certificazione arriva direttamente dall’Istat con un’indagine sul mercato immobiliare parte, per l’84%, delle attività non finanziarie di più di 9,5 miliardi detenute in Italia.
Al di fuori dei vari mercati finanziari dunque, il mattone è ancora ben solido nella penisola. Un bene rifugio per eccellenza. Il 60% di questi 9,5 miliardi è costituito dalle abitazioni, e il 24,3% da altri immobili. Il resto è rappresentato da una giungla di beni sia mobili, come diversi tipi di macchinari, vetture incluse, che immobili, come terra e capannoni.

I dati del mercato immobiliare in Italia

Le famiglie italiane sono ancora protagoniste di questo patrimonio, con il 65,9%, più del doppio della quota di proprietà di holding immobiliari. Lo Stato partecipa solo per il 5%.

Il comparto residenziale è quasi tutto in mano alle famiglie, con più del 90% di proprietà, così come la terra destinata all’agricoltura per una galassia di piccoli produttori. Gli immobili non residenziali sono invece, per poco più della metà, di proprietà di gruppi privati.

Le “buone notizie” per le famiglie non finiscono qui, e il rapporto dell’Istat certifica anche una crescita del valore di questi immobili pari al 76%, negli ultimi 17 anni. Calcolando il valore dall’introduzione dell’euro, il rapporto sulla ricchezza riguarda due periodi. Fino al 2011 c’è stata una forte crescita del settore, mentre dopo si è assistito ad una contrazione dell’8%.

Un dato comunque positivo, anche se a perderci sono state le famiglie. Ma il periodo peggiore sembra essere passato, con la svalutazione degli immobili che ha rallentato a partire dal 2016, anche se resta ancora in essere.

Da contraltare restano i bassi tassi della BCE, che hanno fatto esplodere le richieste di mutuo in Italia. Si tratta dei tassi d’interesse più bassi mai registrati, che stanno facilitando l’acquisto della prima casa per molte nuove famiglie che riescono a sfruttare anche la garanzia dello stato, introdotta con le ultime leggi di Bilancio.

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