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Se la Borsa italiana cambiasse orario delle contrattazioni?
Proprio così, c’è la possibilità che la Borsa Italiana potrebbe ridurre l’orario di contrattazione.
Da pochi giorni la capitale britannica è uscita dall’UE e il monitoraggio sulla borsa Italiana sarà attento e meticoloso.
Il London Stock Exchange (LSE) che controlla la nostra piazza affari avrebbe volontà di introdurre nei prossimii mesi alcune novità che in alcuni casi stravolgeranno il modo di fare mercato.
Le novità che Borsa Italiana potrebbe apportare
Secondo LSE Milano Finanza, starebbe cercando di ridurre l’attività operativa sotto la sua gestione.
L’orario attuale di contrattazione della piazza milanese è di 8,5 ore come per tutto il resto delle piazze europee, infatti ha come orario di apertura le 9:00 e quello di chiusura le 17:30, esattamente come accade sul resto degli indici europei.
La novità e lo stravolgimento sta nel fatto che l’orario potrbbe scenedere da 8,5 ore a 7 complessive. Le proposte di orario seguono due strade poco diverse tra loro: vale a dire mantenere l’orario di apertura alle 9:00 ma anticipare di un’ora e trenta la chiusura, portandola alle 16:00, o aprire alle 9:30 e chiudere alle 16:30 (orario di Londra).
Ancora sono solo indiscrezioni non ufficiali ma il London Stock Exchange,avrebbe ottenuto una risposta più ch positiva, inviando una consultazione fra gli operatori.
Ecco il perchè di tale proposte di modifica
Con tale modifica si pensa din rendere i mercati più efficenti, quindi aumentare il volume concentrandolo in un orario minore e attirare maggior numero di trader, soprattutto donne.
Questa non sarebbe un cambiamento radicale ma una proposta di un periodo prova della durata di un anno, richiesta alle borse europpee e quindi anche a Piazza Affari. Questa idea nasce anche dal fatto che si verifica una concentrazione di transazioni nelle ultime due ore della giornata d’affari, quindi si cercherebbe di rendere più omogeneo e ben distribuito il traffico di scambi durante tutta la giornata.
Presto la conferma o la smentita del cambiamento
Questa proposta ha raccolto molti pareri favorevoli, soprattutto all’idea di avere un periodo di prova di 12 mesi per capire quale si al astrada più giusta da intraprendere. A breve la proposta, se si continua con i riscontri positivi, diventerà effettiva.