Inps in rosso, ma non bisogna preoccuparsi: presidente Tito Boeri dichiara che è tutto nella norma
Inps in rosso: è il quadro significativo ma chiaramente allarmante che emerge dalle ultime indagini effettuate dalla Corte dei Conti in merito agli ultimi rapporti sul controllo per gli anni 2015 e 2016, dai quali si evince un risultato economico negativo, che sottolinea una fase importante di rosso di bilancio.
Ma per quanto questa situazione possa apparire preoccupante ed allarmante, il presidente dell’Istituto per la Previdenza Sociale, Tito Boeri, sottolinea che non c’è nulla di cui preoccuparsi: si tratta di cifre in negativo, sì, che però sono facilmente spiegabili e pertanto anche comprensibili con una svalutazione dei contributi che non sono stati ancora versati e che prossimamente entreranno in un piano di recupero. Un “debito” che deriva da Stato ed enti pubblici, pari a 45 miliardi di euro: un sistema, quindi, che non dovrebbe attraversare alcun esito negativo, e che non dovrebbe richiedere immediati interventi, secondo quanto indicato anche dallo stesso Poletti.
È chiaro che le prestazioni sociali, assistenziali e sanitarie, ed ovviamente anche le pensioni, possono in qualche modo incidere, ma non è certamente una colpa da imputare ai pensionati, se attualmente il sistema appare saturo di richieste e quindi necessita di un po’ di respiro. Lo squilibrio è determinante, ed è molto più semplice di quanto non si possa pensare: in un’Italia che si regge sul sistema previdenziale, è difficile trovare il giusto equilibrio e un’adeguata risposta se vi sono poco meno di 1,4 lavoratori per ogni pensionato.