Il mercato immobiliare nonostante la crisi esce vincente dai dati 2021 e 2022. Questo dato di fatto è sicuramente dovuto al turismo e le molteplici attrazioni che l’Italia conserva nel proprio patrimonio e agli incentivi statali e regionali messi a punto proprio per questo settore. L’uso turistico infatti è la principale destinazione di questi investimenti strutturali, dove si prospetta per tutti un’alta stima di profitto data la grossa mole di movimento turistico che si riscontra solitamente in Italia. Il nostro paese è infatti prospero di attrazioni adatte sia ai mesi estivi che a quelli invernali, basta pensare alle città e alle località balneari di cui l’Italia è colma.
Sviluppo importante degli affitti brevi
Negli ultimi anni questo settore sta avendo uno sviluppo fuori da ogni dubbio. Importante e di gran mole è sicuramente in crescita continua, una crescita che la pandemia non ha arrestato, anzi, ha incentivato per numerose circostanze. Innanzi tutto nel 2020, primo anno di Covid molte persone si sono trovate in una situazione in cui molti alberghi erano chiusi, avere contatti con altre persone ancora era rischioso, e si aveva molta incertezza riguardo quello che sarebbe accaduto da li a poco. Proprio per questo in molti, ovviamente chi aveva le possibilità, si sono adoperati e hanno acquistato una casa vacanza per poter trascorrere le ferie in maniera sicura, in diversi periodi dell’anno senza essere condizionati e dall’altra parte per poter investire affittandola ad altri. Questo fenomeno è andato via via crescendo, sia nel 2021 che nel 2022 sopratutto se i dati sono comparati al periodo pre Covid. Sono state circa 200 mila le abitazioni comprate e quindi vendute in Italia nel 2021. Un incremento sostanziale di quasi il 50% e che sfiora il 40% se comparato al 2019. Il 2022 ancora in corso non dà dati certi ma preso in considerazione quello accaduto fino a ora si può già dire che assisteremo sicuramente ad un ulteriore aumento arrivando a circa il 55% rispetto all’anno passato. Se c’è chi compra c’è anche chi vende e spesso ancche le necessità hanno portato a prendere questa decisione.
Richieste di affitto
Le case Vacanze una volta acquistate vengono utilizzate per le proprie vacanze ma per poterle mantenere al meglio nei periodi in cui è libera viene affittata e proposta per le vacanze di terzi. I possessori stessi dichiarano che le case vacanze per affitti di brevi periodi sono occupate quasi del 50% in più rispetto agli anni precedenti presi in considerazione gli stessi periodi. Se salgono le offerte e le richieste, salgono anche i prezzi. Questo aumento si è registrato in tutta Italia e per tutte le mete turistiche ma per quelle delle località marittime più che in altri posti. Parliamo di un aumento di prezzi di oltre il 20%.
I rendimenti delle case vacanze
I rendimenti delle case destinate ad affitti per le vacanze si aggirano intorno al 8%. Questo rendimento fa gola a molti investitori che decidono di buttarsi in questa forma per avere il massimo profitto. Appartamenti, case e immobili in genere da adattare a camere o b&b adatti ad ospitare i turisti. Una forma di investimento molto più sicura e tangibile, con dati certi registrati in aumento di anno in anno.
Mercato immobiliare turistico
Questo mercato non si è mai fermato, neanche in tempi di pandemia, o di calo economico, è sempre stato visto come possibilità e come investimento abbastanza sicuro. Se c’è qualcosa a cui gli italiani non vogliono rinunciare sono proprio le vacanze, e sono anche certi delle possibilità che questo paese offre ai turisti esteri. Nel 2021 è stato registrato un incremento degli affitti immobiliari a livello turistico di circa il 30% per quanto riguarda affitti brevi se comparato ai dati del 2020. Non è un dato isolato e questo è proprio quello che gli investitori osservano con interesse, sono infatti ben 6 anni che si registra tale incremento. La visione che il 2022 avrà lo stesso aumento considerevole è di certo di buon auspicio anche perché la stagione estiva aiuta molto visto che giugno e settembre sono mensilità sempre più considerate per le vacanze. Gli immobili predisposti per l’attività turistica sono poi ubicati in posizioni strategiche, accanto alle grandi città in modo da soddisfare varie richieste in diversi periodi dell’anno. Considerando i dati ricevuti fino ad ora possiamo ben vedere che la richiesta per affitti brevi nella stagione estiva e nella stagione invernale è aumentata di oltre il 42%.
Dati importanti
Di spiccato rilievo sono sicuramente i dati che riguardano le altre strutture. Un fattore da tenere sicuramente in considerazione. Se sono aumentate le strutture ricettive sotto forma di case vacanze, dall’altra parte non sono diminuite le richieste per alberghi, hotel o agriturismi. La casa è vista come alternativa e questi investimenti non hanno fatto altro che ampliare la scelta da parte dei turisti, un’offerta nazionale più varia dove ogni struttura ha successo. Le famiglie italiane in genere hanno una media di vacanza pari a una settimana, anche se tendono sempre ad aumentare, intorno ai 10/12 giorni. Addirittura è sempre più crescete la richiesta per 2 settimane soprattutto per quanto riguarda il mare e l’estate.