Con un quadro mondiale geopoliticamente molto complesso e che si è logorato negli ultimi anni, si sono innalzati così tanti muri per dividere, che non si è parlato per nulla dei ponti costruiti che invece sono riusciti ad unire gli Stati. In questo articolo parliamo del Il Çanakkale Bridge: il ponte che collega due continenti. Inaugurato il 18 marzo 2022 il ponte collega Europa e Asia.
Questo Ponte è stato acclamato da molti, che dicono che questo ponte sullo Stretto dei Dardanelli porterà pace e prosperità tra Asia ed Europa come mai prima.
Çanakkale Bridge: il Ponte sospeso più lungo del mondo
Il Çanakkale Bridge è il ponte sospeso attualmente più lungo al mondo. Batte perfino il ponte Giapponese di Akashi Kaikyo.
La sua campata principale misura 2023 metri e non è una lunghezza casuale. Nel 2023 si festeggerà infatti il 100° anniversario della Repubblica Turca e questa lunghezza si spera essere di buon auspicio per un futuro prospero della Turchia.
Anche le torri del ponte sono di un’altezza non casuale: la più alta misura 318 metri ed è un richiamo al “giorno 18 del terzo mese”, data in cui si vinse la battaglia di Çanakkale, e che permise, dopo qualche anno, di arrivare alla fondazione della repubblica turca.
L’inaugurazione a metà marzo di quest’anno anche non è stata casuale: è stata fatta per coincidere con la data dello sbarco, durante la seconda guerra mondiale, nella penisola di Gallipoli degli alleati Inglesi e Francesi insieme a Stati Uniti, Francia e Nuova Zelanda.
C’è tanta devozione e Storia dietro a questo ponte, che è anche un bel esempio di cooperazione internazionale.
Il ponte è stato infatti costruito dalla Turchia con l’aiuto e il finanziamento della Corea del Sud.
La realizzazione di questo ponte è costata quasi 3 miliardi di dollari, ma porta con sé molti vantaggi: il Çanakkale Bridge porterà un risparmio di 415 milioni di euro ogni anno rispetto alle emissioni di carbonio e carburante. Ciò significa che in meno di 7 anni e mezzo i costi a livello almeno di “Carbon Footprint” saranno stati già ampiamente coperti. Si tratta di una rivoluzione: a livello ingegneristico e a livello ambientale.
Non è stato costruito solo il ponte, ma con esso è stato anche portato a termine un tratto di autostrada di 101 km, che unirà le due città di Gelibou (parte Europea vicino a Çanakkale appunto) e la città di Lapseki, in Asia. Per la costruzione di queste infrastrutture è stato battuto ogni record: addirittura l’inaugurazione che è stata fatta, è stata anticipata di un anno e mezzo rispetto a quando dovevano finire i lavori.
Prima di questo ponte per attraversare lo stretto dei Dardanelli c’èera un traghetto che ci impiegava un’ora e mezza più le ore di attesa al terminal e le prenotazioni. Si tratta di un progetto che ha abbattuto costi e ha portato enormi benefici economici a tutta la Turchia. Ora il ponte si attraversa in 6 minuti con traffico regolare. Era assurdo, impensabile, ma i turchi ce l’hanno fatta.
Come? Studi ingegneristici e architettonici molto accurati, precisi ed efficienti. Con determinazione, costanza e spinti da un incredibile senso di fede e devozione.
In molti lavoratori hanno sottolineato questo aspetto, che è stato avere una fede comune che gli ha spinti a dare il meglio di sé e completare l’opera un anno e mezzo prima della data stabilita.
Il ministero dei trasporti e il direttorato delle autostrade turche in questo frangente si sono dimostrati efficienti, seri e competenti.