Prima o poi capita a tutti che i figli vogliano andare in vacanza da soli, con gli amici oppure fare una esperienza di lavoro/studio all’estero. Soprattutto se sono ancora minorenni, o comunque appena entrati nei 18 anni, i genitori tendono a preoccuparsi per quella che potrebbe essere l’organizzazione e di come si potrebbero comportare i giovani da soli.
È importante la comunicazione e la spiegazione di quelli che sono diritti e doveri, prima e durante viaggio, dal budget sino alla sistemazione e il comportamento da adottare. Vediamo insieme di chiarire tutti i concetti.
Figli in vacanza da soli, come organizzarsi?
Non esiste un’età giusta per mandare i figli in vacanza o a fare una esperienza all’estero. La maturità di una persona può avvenire in età differenti da un’altra, per questo motivo è compito dei genitori comprendere quando lasciare andare la persona e fidarsi completamente.
Calibrare l’età alla giusta dose di libertà, significa anche comunicare e avere una educazione che si portano avanti sin dalla loro nascita. Se i ragazzi esplorano il mondo, imparano a gestire correttamente il denaro e hanno un forte senso di responsabilità ogni età diventa giusta per partire in vacanza o per una esperienza di studio/lavoro in Italia o all’estero.
Ovviamente, per un minorenne risulta essere tutto più difficile e sarebbe comunque il caso di valutare situazione per situazione.
Ci sono tantissime opportunità per i giovani, anche minorenni, che vogliono esplorare il mondo e comprendere fino a dove possono arrivare in completa solitudine. Quando si organizza un viaggio di questo tipo, ci si rivolge ad agenzie specifiche che possono aiutare a trovare la soluzione adatta a seconda dell’esperienza e – ovviamente – del budget oltre che l’età della persona interessata.
Come far diventare i ragazzi più responsabili?
Come accennato, i ragazzi diventano responsabili nel momento in cui ricevono una educazione mirata. Man mano che crescono capiscono l’importanza dei soldi, di tenere un budget sotto controllo oltre che comportarsi in diversi ambiti sociali, scolastici e lavorativi.
Ci sono anche degli strumenti innovativi che sono stati studiati a favore dei genitori, per queste situazioni particolari. Le carte prepagate – per esempio – consentono ai ragazzi di avere un metodo di pagamento innovativo ma un certo plafond. Saranno i genitori ad attivarla e ricaricarla, controllando anche tutte le spese effettuate. È una soluzione che fa dormire sogni tranquilli, magari approfittando del codice sconto per la carta Yap.
Stabilendo alcune semplici regole, si potrà gestire il viaggio nel migliore dei modi. È inoltre importante che i ragazzi contattino gli adulti per dare notizie in merito al viaggio, ai movimenti e se possono avere necessità di qualcosa. Non deve essere una costrizione, ma solo un dare/avere di informazioni senza che venga spento l’entusiasmo alla ricerca dell’autonomia.
Si parla anche di trasporti e di come muoversi per raggiungere i luoghi di interesse. Se il viaggio è organizzato in autonomia, il consiglio è di dare fiducia ai giovani e provare a vedere sino a dove riescono a spingersi senza chiedere aiuto. Non è facile, ma è un momento della vita molto importante che potrebbe segnare anche le decisioni del futuro.