Conseguenze Brexit su pensioni: è possibile?
È possibile che si possa parlare di conseguenze Brexit su pensioni? Cosa potrebbe accadere al sistema pensionistico italiano dopo l’uscita della Gran Bretagna dall’unione Europea? Ci sono delle ripercussioni sul sistema previdenziale italiano e soprattutto sui comportamenti del Governo in tema di riforme?
Fino a qualche giorno fa, il tema più importante dal punto di vista di lavoro e pensioni in Italia era quello riguardante la prossima riforma sulle pensioni: da tempo si spera, infatti, che il Governo possa mettere in atto delle riforme in grado di garantire un maggiore equilibrio in Italia tra chi deve andare in pensione (uscendo dal mercato del lavoro) e chi, invece, dovrebbe prendere il suo posto, iniziando appunto l’attività lavorativa.
Da tempo si auspica una maggiore flessibilità sul tema delle pensioni, e l’ultima novità è quella che riguarda l’Ape, l’anticipo pensionistico che dovrebbe riguardare una fetta di lavoratori i quali potrebbero andare in pensione tre anni prima dei tempi previsti, con una riduzione sull’assegno pensionistico.
Dopo l’esito del referendum Brexit, tuttavia, è emersa una certa preoccupazione per l’Italia, che farebbe presumere la possibilità di conseguenze Brexit su pensioni: è infatti possibile che il referendum sull’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea abbia reso più difficili le azioni attivate sul sistema pensionistico italiano, ed in particolare sull’Ape, anticipo pensionistico per over 63.
Nonostante le lecite paure e preoccupazioni, non dovrebbero esserci conseguenze particolari: è quanto dichiarato dal rating Standard & Poors, secondo cui non ci sono previsioni negative, soprattutto in quanto l’APE non è determinato da interventi dello Stato, ma dalle erogazioni di banche ed assicurazioni.