Con l’emergenza Covid-19 c’è stato uno stop anche anche le cartelle esattoriali si fermano. Con essi si verifica uno stop anche agli avvisi di addebito, gli avvisi di accertamento e tutti i termini di versamento. Tutto questo è stabilito dal decreto emanato il 17 marzo 2020.
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Se la scadenza del pagamento cadeva prima dell’otto marzo non c’è beneficio di sospensione per cui, se non si paga, si vedrà aumentare la cifra dovuta per la mora prevista che varia da 3 al 6%. È da considerare però che, se la notifica è stata ricevuta prima del 8 marzo ma la scadenza è successiva, va considerato lo slittamento del pagamento con termine 30 giugno 2020.
Nello stesso periodo, che per ora è stabilito con termine 31 maggio, c’è lo stop alle procedure cautelari. Quindi non sarà possibile procedere con fermi amministrativi, ipoteche o pignoramenti. Comunque c’è la possibilità, per chi ha subito un fermo amministrativo, di pagare il proprio debito e ottenere quindi l’estinzione del provvedimento.
Se le somme dovute sono state già affidate alla riscossione possono essere fermate e annullare la riscossione. L’annullamento può essere richiesto se:
Si verifica sospesa fino al 31 maggio 2020 il termine per impugnare la cartella di pagamento. Se la notifica per la stessa è già stata ricevuta:
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