Lo smart working, ovvero il lavoro agile, consiste nel gestire il proprio lavoro da dipendente riorganizzando i propri tempi, i propri orari e la stessa modalità di esecuzione del lavoro. Infatti ci troviamo nella completa assenza di vincoli di orario o di spazio, ma allo stesso tempo ci deve essere la capacità organizzativa e di adempiere agli obiettivi prefissati nei tempi giusti. Una modalità di lavoro che va incontro a tutti coloro che hanno esigenze di vita che non conciliano con gli orari lavorativi, tirando fuori il massimo della produttività.
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La flessibilità che ci concede questo tipo di organizzazione lavorativa è a dir poco allettante. Se entrambe le parti, datore e dipendenti sono d’accordo, il lavoro da remoto potrebbe regalare a tutti dei grandi vantaggi. Ovviamente per far si che ciò possa essere messo in atto, devono essere messi a disposizione del lavoratore gli strumenti necessari per poter operare da un luogo diverso da quello usuale.
I lavoratori che operano secondo questa modalità hanno riservato lo stesso trattamento che si riserva a chi lavora in sede e agli orari d’ufficio. L’unica cosa importante è il rispetto degli obiettivi a scadenza. Perciò in caso di infortuni o malattie, il loro trattamento sarà il medesimo, trattandolo con le modalità dettate dall’INAIL.
Con l’arrivo della pandemia e l’impossibilità di collaborare di persona, lo smart work è stata la chiave che ha permesso al 50% dei lavoratori di non fermarsi. Purtroppo non è una soluzione per tutti dato che molti lavori richiedono la mano umana per poter essere eseguiti. Sportivi, artigiani e commercianti non possono usufruire di questa grande soluzione. Ma anche produzioni manufatturiere, costruzioni e ricettive. Quindil’introduzione della tipologia di lavoro tramite smart work ha permesso di proseguire e di non fermarsi ad alcuni settori, ma per altri la pandemia è stata uno stop a dir poco disastroso.
Per lavorare in smart working, l’unica cosa necessaria sarà avere un accordo scritto con il proprio datore di lavoro e inviato telematicamente. All’interno dell’accordo dovranno essere citate:
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