Il lavoro occasionale o accessorio rappresenta, da molto tempo, una possibilità in più per tutti coloro che non riescono a trovare un impiego fisso e che mettono a disposizione dei committenti le loro competenze e la loro formazione in cambio di un rapporto lavorativo occasionale.
Ma poiché talvolta, specialmente negli ultimi anni, il lavoro occasionale sta diventando una sorta di ‘scusa’ per le aziende o le imprese che non vogliono assumere un dipendente e che celano dietro un voucher un rapporto lavorativo che non ha nulla di occasionale, negli ultimi tempi è stata forte la stretta del governo per capire in che modo agire per evitare questo comportamento così poco idoneo.
E la stretta è finalmente arrivata: infatti, con le modifiche apportate al decreto legislativo che corregge il Jobs Act, si è giunti ad un cambiamento importante, che potrebbe dare certezze e tutele a tutti quei lavoratori sfruttati da aziende o datori di lavoro poco onesti. Da questa settimana, il committente deve effettuare comunicazione specifica alla sede dell’ispettorato del lavoro prima che il lavoratore presti il suo servizio: in questa maniera, si evita che il voucher non sia tracciabile e così si evita anche la formazione di prestazioni che non hanno nulla di occasionale.
Il datore di lavoro che non rispetta questa regola, si trova a pagare fino a 2400 euro di multa.
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