Mercati

La strana forma di mercato: il Monopsonio

Come possiamo ben comprendere, il monopsonio è una forma di mercato poco conosciuta, sia perché non è molto usata, sia perché è diversa ed insolita. Possiamo quasi definire il monopsonio come il monopolio al contrario, ovvero un mercato dove esiste un solo acquirente di fronte a un numero frammentato di produttori e venditori. Il monopolio infatti descrive una situazione opposta, dove gli acquirenti sono molti ma il venditore è uno soltanto, uno dei più conosciuti in Italia è il mercato delle sigarette. Mentre il monopsonio solitamente riguarda imprese pubbliche come ad esmpio quella sanitaria. Spesso si verifica, anche se la forma del monopsonio è molto rara da riscontrare, che si formi questa tipologia di mercato per controbilanciare chi lavora dal lato dell’offerta.

Caratteristiche generali del Monopsonio

Partiamo dalla parola stessa, monopsonio. Se l’andiamo a scomporre potremmo subito capire di cosa si tratta. Essa deriva infatti dalla parola monos che vuol dire “solo” e dalla parola opsonia che significa “acquisto”, il tutto riassunto in poche parole sta per un solo acquirente. Questa sua diversità dagli altri tipi di mercato lo fa essere molto singolare e difficile da trovare. Se si esamina bene è possibile trovare un monopsonio anche limitato in un periodo di tempo. Può essere anche identificato come monopolio della domanda proprio perchè la domanda è solo una o quasi. Per capire meglio il mercato di cui stiamo parlando, proviamo a pensare alle ferrovie. Le cosiddette ferrovie dello Stato hanno una sola domanda ma i produttori ed i commercianti di materiali per la ferrovia sono pochi ma sicuramente più di uno.

Il monopsonista e le sue decisioni

Il monopsonista, è colui che acquista e decide da solo dell’andamento di mercato. Proprio lui influisce da solo al 100% sull’andamento del mercato perché se decidesse di non acquistare, essendo solo, nessun altro comprerà. Questa situazione sta a signifcare che il potere di mercato è nelle mani del monopsonista che sceglie le quantità da acquistare e il prezzo da pagare, così come accade viceversa quando il monopolista sceglie la quantità da produrre e a quale prezzo vendere. Si può quindi affermare che il monopsonista è price-maker, ovvero colui che fa il prezzo. Se da un lato è possibile decidere il prezzo perché si è soli a vendere, dall’altro sarà possibile decidere e formare il prezzo perchè si è soli a comprare. Tutte e due le situazioni sono similari ma come abbiamo detto in precedenza si comportano in maniera opposta tra loro.

Diversità con le altre forme di mercato

Quando gli acquirenti sono molti, in una normale situazione di concorrenza, nessuno di loro potrà in qualche modo influire nel prezzo dei beni o dei servizi offerti. Anzi, dato un certo prezzo loro avranno la libera scelta se effettuare o meno un determinato acquisto inalterando così il prezzo di mercato. Risulterà alquanto e comprensibilmente diversa la situazione quando abbiamo un acquirente monopsonista. Essendoci un unico compratore, se acquista di più paga di più e la sua strategia di mercato sta appunto nel scegliere le quantità da acquistare per riuscire a massimizzare il proprio profitto. Possiamo quindi affermare che il monopsonista decide ed influenza il prezzo. Le imprese che lavorano in altre forme di mercato acquistano al prezzo di mercato senza alcun tipo di potere mentre l’impresa monopsonistica non solo sceglie la quantità da acquistare ma anche a quale prezzo.

Spesa marginale e monopsonio

Il costo che sostiene l’acquirente per ogni unità aggiuntiva è la spesa marginale. Infatti il monopsonista deve pagare di più per acquistare un’unità ulteriore di prodotto e di conseguenza aumenterà anche il costo delle altre unità acquistate. Questo è un aspetto nuovo, a volte anche difficile da comprendere, ma il monopsonista non può fare discriminazione e quindi non potrà pagare prezzi diversi per diverse quantità di prodotto.

Il monopsonio e la perdita secca

Se mettiamo a confronto una situazione di normale concorrenza, possiamo constatare come il mercato del monopsonio determina una perdita, ovvero il rapporto tra consumatori e produttori non è equilibrato. La perdita quindi è definita secca proprio perché il monopsonista è portato ad acquistare una quantità minore rispetto alle quantità acquistate ad esempio in un mercato di concorrenza dove il prezzo è tendente al ribasso.

In conclusione

Il conclusione, riassumendo tutte le peculiarità che un mercato di monopsonio assume, possiamo dire che questa forma di mercato dove l’acquirente è riassunto da una sola unità, che è chiamato monopsonista, ha nelle proprie mani tutto il potere di mercato influendo, la domanda, l’offerta ed il prezzo. Questo potere viene esercitato per riuscire a massimizzare il proprio profitto e riesce a farlo acquistando una quantità tale da rendere la spesa marginale uguale al valore marginale ovvero alla propria domanda. La perdita secca determinata da una situazione di monopsonio sta a significare che il monopsonista non è discriminante, mentre nel caso contrario la perdita non sarà registrata.

 

Gloria Ferraldeschi

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