Il deposito a risparmio (DR) è uno strumento di raccolta di risparmio mediante il quale si può versare denaro presso una banca o un istituto finanziario che si impegna nella restituzione una volta che questa verrà richiesta dal cliente.
In seguito al primo versamento è possibile effettuarne degli altri e per tenere traccia di questi movimenti e dei prelievi si ricorre al libretto di deposito a risparmio, un documento che dal punto di vista giuridico consente di identificare chi sia la persona legittimata ad operare sul deposito a risparmio ad esso connesso.
Il DR è spesso utilizzato dalle famiglie anche per i figli minori, cui vengono intestati i libretti una volta accesi da uno o entrambi i genitori.
Sebbene teoricamente con questo tipo di strumento non sarebbero possibili altre operazioni al di fuori del versamento e del prelievo, in tempi recenti esiste una tendenza da parte delle banche a “scartellare”, ovvero ad utilizzare il deposito a risparmio anche per operazioni che classicamente sono connesse al conto corrente o ad altri tipi di contratto.
A proposito di contratto, quello del deposito a risparmio a livello giuridico è di tipo reale, in quanto si perfeziona tra la banca e il proprio cliente nel momento in cui avviene il primo versamento e non semplicemente quando si appone la firma (un’altra differenza rispetto al conto corrente).
Il deposito a risparmio nasce con funzione di investimento, rappresentando di fatto per le famiglie il modo più semplice e sicuro di far fruttare i propri interessi. Questo era vero fino agli anni ’70, ovvero finché il tasso d’interesse non si è allineato a quello dei conti correnti, strumenti da quel momento più utilizzati in virtù del maggior numero di servizi offerti rispetto al DR. Al giorno d’oggi , dunque, usufruisce del deposito a risparmio chi è più abituato o chi è poco propenso ad affrontare spese per la prestazione di alcuni servizi: anziani e giovanissimi. Il DR, infatti, è più facile da monitorare tramite il libretto di deposito a risparmio e anche più economico da attivare ed utilizzare.
Sul deposito a risparmio può comparire più di un intestatario (questa volta comunemente a quanto avviene con il conto corrente) nelle modalità di firma separata o firma congiunta a seconda di quanto deciso al momento dell’attivazione del contratto.
Quelle finora elencate sono caratteristiche comuni, ma di fatto esistono due diversi tipi di deposito: libero e vincolato. Nel primo caso si tratta di un contratto esigibile a vista, dunque il cliente può richiedere in ogni momento il rimborso del denaro depositato; nel secondo caso il rimborso è vincolato alle esigenze della banca con dei limiti temporali, ma di contro il deposito frutta interessi maggiori.
Negli ultimi anni, le piattaforme digitali hanno assunto un ruolo sempre più centrale nella nostra…
Negli ultimi anni, in Italia e nel mondo, la crisi del costo della vita è…
La rivoluzione della mobilità elettrica è già iniziata, e con essa si sta ridefinendo l’intero…
La transizione ecologica rappresenta una sfida cruciale per il futuro del nostro pianeta e per…
Avete mai sentito parlare di nomadismo digitale? E di realtà virtuale collaborativa? Ma cosa sono…
Il divario digitale, spesso indicato con la locuzione inglese digital divide, è una delle sfide…