L’Italia si distingue, anche questa volta in maniera nettamente negativa sul fronte economico, da altre importanti nazioni europee, per bassa produttività del lavoro, che in questi ultimi anni, seppur abbia registrato un fisiologico aumento, è stata comunque in rosso. Si parla degli anni 1995-2015, anni in cui in Italia si è registrato un tasso medio annuo in aumento solo dello 0,3%: un vero e proprio calo fisiologico, se considerato in funzione delle altre nazioni europee.
I dati italiani non sono affatto in linea con quelli europei: si parla, infatti, di una media abbastanza elevata di nazioni come Germania, Francia, Inghilterra e Spagna, che seppur abbia registrato un tasso abbastanza basso, non ha comunque toccato i livelli negativi del Belpaese.
I dati recenti dell’Istituto Nazionale di Statistica parlano, quindi, molto chiaro: attualmente, l’Italia è l’unica nazione che registra una sostanziale diminuzione, con un rallentamento molto importante, che va considerato all’interno di un contesto comunque negativo, di crisi e di scarsa crescita. Sostanzialmente positivi, invece, i dati che riguardano altre nazioni europee, in primis il Regno Unito, con una crescita molto elevata.
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