Fisco

È ufficile: tutto rimandato

Dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del Decreto Cura Italia, è reso noto che le tasse e i mutui subiscono una sospensione per dare un aiuto a tutti coloro che a causa dell’irrompere del virus sono rimasti impossibilitati a lavorare.

Come funziona la sospensione

Nella pratica, tutti i versamenti che sono scaduti il 16 marzo sono stati rinviati di qualche giorno, al 20 marzo per tutti i contribuenti che presentano un ammontare di ricavi superiori a due milioni di euro, mentre per tutti gli altri sono rinviati al 31 maggio. I versamenti che sono dovuti alla PA (pubblica amministrazione), che sono scaduti anch’essi il 16 marzo, sono rinviati al 20 marzo. In tale provvedimento sono inclusi i contributi previdenziali e assistenziali.Per quanto riguarda gli adempimenti tributari, come per esempio la dichiarazione Iva che ha decorrenza 8 marzo-31 maggio, il rinvio è stabilito per il 30 giugno. Inizialmente la sospensione dei versamenti di contributi previdenziali e assistenziali era riservato a tutte le imprese del settore turistico dato che si trovano in seria difficoltà, ma con il Decreto Cura Italia tale provvedimento viene esteso associazioni e società sportive sia professionistiche che dilettantistiche, i gestori delle lotterie, centri scommesse, ristorazioni, bar, gelaterie, pub e qualunque attività riguardanti la ristorazione in genere. Anche le tasse universitarie hanno subito un favorevore slittamento al 30 maggio.

Fondo per le rate dei mutui

Il fondo creato per venire in contro alla possibile sospensione delle rate dei mutui riguardanti la prima casa era inizialmente riservato a tutti coloro che avevano perso il lavoro o a coloro che hanno subito un lutto in famiglia a causa del Corona virus. Dal nuovo decreto si delinea un ampliamento di tale fondo per estendere la possibilità di sospendere le rate dei mutui sulla prima casa anche ai liberi professionisti e ai lavoratori autonomi. Per richiedere l’agevolazione è necessario presentare alla banca di appartenenza l’autocertificazione che attesta che nel trimestre successivo al 21 febbraio si è stati vittime di una perdita del fatturato di oltre il 33% confrontato all’ultimo trimestre 2019. La cosa positiva che è ridotta la questione burocratica evitando lungaggini inutili, infatti non è necessario presentare il modello Isee.

Ulteriori agevolazioni per i lavoratori

Ai lavoratori che continuano a lavorare in sede viene riconosciuto un premio 100 euro mensili che sono fuori da ogni tassazione. Possiamo riscontrare uno sconto sul canone di affitto del mese di marzo pari al 60%, incentivi per la sanificazione e per la messa in sicurezza e, tutte le donazioni effettuate dalle imprese verranno dedotte per fini fiscali.

Gloria Ferraldeschi

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