In un periodo di crisi economica, lavorativa e finanziaria, è possibile che le truffe acquisti online siano all’ordine del giorno e che sia pertanto necessario prestare la massima attenzione ai siti in cui effettuiamo le nostre compravendite ed alle persone con cui interagiamo.
Infatti, ciò che è successo negli ultimi giorni ad una giovane donna che si è apprestata ad effettuare un acquisto su una nota piattaforma di compravendita – ritenendo di essere quantomeno tutelata – ha dell’incredibile ma merita di essere raccontato.
Una giovane studentessa di Bergamo, che si trovava in vacanza a Stintino, ha trovato in vendita in rete uno smartphone ad un costo che ha ritenuto vantaggioso: il telefono di ultima generazione e di fascia molto elevata, le è stato venduto ad un costo di trecento euro, e poiché ha deciso di farselo recapitare nel luogo di vacanza, ha scelto come modalità di pagamento quello in contrassegno. Al momento dell’apertura del pacco, la ragazza vi ha trovato all’interno un limone: le forze dell’ordine, dopo essere state contattate dalla giovane, si sono attivate per trovare il truffatore, un uomo che era già noto per truffe ed inganni online.
In questo caso la situazione si è risolta nel migliore dei modi, in quanto la giovane ha riavuto i suoi soldi indietro; ma sicuramente, in futuro, penserà ad una forma di pagamento più sicura e certificata.
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