Recentemente è stata approvata la manovra finanziaria della coalizione di governo composta da Movimento 5 Stelle e Lega. Questo articolo si concentrerà in particolare sulle modalità per accedere alla Quota 100, uno dei capi saldi della manovra che interessa in particolare le pensioni. Vediamo dunque cosa c’è da sapere!
Uno dei capi saldi della riforma finanziaria del 2019 prevista da Lega e 5 Stelle è la possibilità di accedere alla quota 100 riservata a coloro che hanno versato un minimo di 38 anni di contributi e abbiano compiuto almeno 62 anni di età. Questa forma di pre pensionamento serve ad aggirare la legge Fornero, che prevede un minimo di 67 anni per l’età pensionabile.
Chiunque rientri nei requisiti sopra indicati e li abbia soddisfatti entro il 31 Dicembre 2018 può richiedere il pensionamento anticipato e andare effettivamente in pensione dal 1 Aprile 2019, con la sola differenza per gli impiegati pubblici che, pur potendo presentare la domanda, dovranno attendere obbligatoriamente 6 mesi per poter effettivamente andare in pensione, cioè dal 1 Luglio 2019.
Ricapitolando dunque: se la somma di età anagrafica e anni di contributi versati fa 100, o oltre, e i paletti minimi di età (62 anni) e contributi lavorativi (38 anni) vengono rispettati, allora è possibile richiedere il prepensionamento.
Quello che non tutti sanno è che per poter percepire effettivamente la pensione mensilmente, si dovranno comunque attendere i 67 anni d’età come previsto dall’attuale legge in vigore. Il Governo però sta negoziando con gli Istituti di Credito per aiutare chi ha il diritto ad accedere alla Quota 100, ad ottenere un anticipo sul TFS che dovrebbe essere più o meno equivalente a 30.000 Euro.
Se si riesce ad ottenere la quota 100 a 62 anni dunque, si dovranno comunque attendere altri 5 anni per poter percepire regolarmente la pensione. Bisogna dunque tenere in conto questo importante fattore quando si decide se fare richiesta o meno del pensionamento anticipato.
Oggi la riforma delle pensioni continua a tenere banco. Tuttavia, se ne parlerà più dettagliatamente nel 2020, con ogni probabilità già da gennaio, mese in cui il Governo comincerà un dialogo con i sindacati. L’obiettivo dichiarato è quello di trovare soluzioni nel solco della flessibilità per andare oltre Quota 100 (in scadenza il 31 dicembre 2021).
Una delle ipotesi che attualmente l’Esecutivo crede realizzabile è la cosiddetta Quota 41, misura promossa dal M5S che permetterebbe il superamento della Legge Fornero. Di Quota 41 già se ne è parlato nel primo Governo Conte, quello a tinte giallo-verdi formato da Lega e M5S.
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