Le obbligazioni sono un’operazione bancaria di emissione titoli e successivo collocamento presso la clientela di risparmiatori. Sono valori mobiliari con una scadenza tendenzialmente a breve termine che oscilla tra i 3 e i 5 anni, sebbene esistano emissioni bancarie con durata fino a 10 anni. Come strumento finanziario a tutti gli effetti, anche le obbligazioni possono essere quotate o meno sui mercati regolamentati.

Sebbene le obbligazioni non siano un’esclusiva della banca (anche le società di capitali, infatti, possono emetterne per una forma straordinaria di reperimento di fondi), la maggior parte delle obbligazioni che circolano in italia sono di natura bancaria.

Queste sono una forma di raccolta come ce ne sono tante altre, con l’unica differenza che la normativa che le regola, contenuta nel Testo Unico della Finanza, è molto più complessa rispetto a quanto avviene per le altre operazioni.

Come altre forme di contratto, le obbligazioni sono rimborsate a scadenza o, alternativamente, tramite piano ad hoc di ammortamento. Il loro rendimento è dato dagli interessi maturati semestralmente e che il cliente ottiene tramite riscossione delle cedole.

I titoli obbligazioni vengono emessi ad un prezzo di collocamento inferiore a quello nominale a differenza delle azioni, anche detto “sotto la pari”, così che il tasso di interesse risulti maggiore rispetto a quanto dichiarato dalla banca incentivando la clientela all’acquisto.

Non tutte le obbligazioni sono uguali: possono essere nominative o emesse dal portatore. Nel primo caso le modalità di trasferimento richiedono la registrazione del nuovo possessore presso chi i titoli li emette, nel secondo caso si assiste alla semplice consegna.

Esistono poi le cosiddette obbligazioni step up, che aumentano di valore con l’andare del tempo, sebbene siano formalmente considerate a tasso fisso.

Le obbligazioni convertibili in azioni, poi, consentono al possessore di trasformare le obbligazioni in azioni bancarie con determinate scadenze e ad un certo tasso di conversione, ovvero un’azione ogni tot obbligazioni.

Secondo la normativa TUF, le banche devono necessariamente emettere titoli obbligazioni liquidi: ciò implica che esista sempre la possibilità di rimborso anticipato rispetto alla scadenza previa richiesta del cliente possessore.

Un particolare tipo di titolo è rappresentato dalle obbligazioni subordinate, ovvero quelle che la banca può includere nel proprio patrimonio utile a fronteggiare i rischi di gestione (anche detto patrimonio di vigilanza secondo le direttive di Bankitalia). Sulle obbligazioni subordinate è presente una clausola di posterogazione che prevede che, in caso di liquidazione della banca, i creditori subordinati siano soddisfatti solo in seguito al rimborso di tutti gli altri creditori ad eccezione degli azionisti della banca stessa.

Gloria Ferraldeschi

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Gloria Ferraldeschi

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