In un periodo di crisi economica e finanziaria come quello che, purtroppo, da molti anni l’Italia sta attraversando, sembra proprio che non si possa parlare di nuovo respiro per i giovani: molti esponenti delle nuove generazioni, ovvero coloro che dovrebbero rappresentare forza lavoro e forza denaro, non riescono ad uscire dal nucleo famigliare, e non riescono (neanche laddove volessero) a formare una loro famiglia andando a vivere per conto proprio.
La precarietà del lavoro e della situazione economica e sociale si riflette anche sulla fragilità stessa del potere di acquisto dei giovani, in particolar modo sul mercato immobiliare che continua ad affrontare non pochi problemi di transitorietà nonostante qualche piccolo segnale positivo del primo trimestre del 2016.
Nell’ultimo periodo si registra un ulteriore rallentamento degli acquisti immobili, non tanto come prima casa quanto per il fatto che molte famiglie non riescono a risparmiare e, pertanto, non riescono a mettere da parte dei soldi per l’acquisto di immobili come beni di investimento.
Dall’altro lato però si denota anche un avvicinamento delle famiglie alle richieste di risposta da parte dei giovani: le famiglie che ne hanno la possibilità, acquistano più facilmente una seconda casa per uso familiare, sostenendo così le nuove generazioni nell’acquisto di una abitazione.
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