Uno spaccato evidente per quella che è la situazione economica, finanziaria e lavorativa italiana emerge dalla recente indagine riportata dall’Inps su lavoro domestico. Secondo gli ultimi dati su lavoro e disoccupazione, l’Istituto per la previdenza sociale sottolinea un calo drastico dei collaboratori domestici stranieri in Italia, ma anche un aumento dei collaboratori italiani.
I dati fanno riflettere: anche una loro non accurata analisi fa infatti emergere che in Italia la situazione di crisi potrebbe aver portato ad una diminuzione delle aspettative lavorative e professionali tra gli italiani che, non trovando un lavoro consono alle loro capacità ed esperienze, si trovano a dover ‘ripiegare’ sui mestieri ancora disponibili, che sono appunto quelli relativi ai lavori domestici come colf e badanti.
Ma vediamo i dati nel dettaglio: secondo l’Istituto di Previdenza Sociale in Italia, nel 2015 il numero dei collaboratori domestici era di 886.125, con un calo del 2,26% rispetto all’anno precedente. Ma se il numero dei collaboratori stranieri attesta un calo (-4,16%), sono sempre di più gli italiani che svolgono queste professioni, con un aumento nel 2015 del 4,23%. E con una punta di prevalenza per le donne, il cui lavoro domestico riguarda l’87,7%.
Anche dal punto di vista delle suddivisioni geografiche la situazione è abbastanza chiara: la Lombardia attesta il maggior numero di collaboratori, seguita da Lazio, Emilia Romagna e Toscana.
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